Lourdes: emozioni ogni anno!
dal nostro inviato il Direttore Rita Occidente Lupo
Maurizio Tripaldi di Avigliano, da tre anni nella sezione unitalsiana della Lucania; dopo un lustro da pellegrino a Lourdes, il desiderio di servire i più sofferenti. Docente di Lingue straniere negl’Istituti Superiori, rivela la sua commossa partecipazione ai singoli eventi interculturali, che Lourdes registra in un bagno di fede mondiale. “Ogni anno, diverso dal precedente- confida- per sensazioni. Stimoli che si rinnovano ogni volta e che baricentrano la cifra del servizio verso gli altri. L’utilità di poter farsi prossimo. Vivendo in una piccola realtà urbana, circa 7000 anime, tra le quali il riserbo regna sovrano, non m’è familiare il volto della sofferenza che emerge preponderante a Lourdes. Di qui il mio slancio nel voler soccorrere, lenire, il dolore altrui. Una delle funzioni durante il pellegrinaggio, che mi vedono profondamente partecipe, il Pontificale Internazionale nella Basilica Pio X: un confronto di popoli, nella diversità delle lingue e dell’interpretazione della fede. Avendo vissute esperienze anche all’estero e masticando disinvoltamente l’Inglese, non ho difficoltà nella comprensione di omelìe non italiane. Lourdes chiama tanti giovani: quella generazione che appello di Google, nel senso che la loro fede statica, non duratura, che insegue emozioni intense, forti, non fissa nel tempo”. Ed invece, quella che Bernadette insegna, nell’Anno a Lei dedicato, la costanza nell’umile accettazione delle croci quotidiane, guardando alla promessa della Vergine: “Non vi farò felice in questa terra, ma nell’altra”.