Salerno: Cavalleggeri Guide ospitano coro di bambini libanesi, domani la visita a Castello Arechi

Si tiene domani la visita al Castello d’Arechi di Salerno del coro composto da 45 bambini, dai 7 ai 18 anni di età, orfani di militari dell’esercito libanese, che, con gli 8 accompagnatori, sono ospiti in questi giorni delle Forze Armate Italiane, per circa dieci giorni, e soggiornano presso il Reggimento “Cavalleggeri Guide”(19°) a Salerno.

Infatti il Reggimento “Cavalleggeri Guide” è rientrato dal Libano del Sud dove era impegnato nella missione UNIFIL sotto l’egida delle Nazioni Unite per la stabilità della pace dell’area geografica. Come Contingente Italiano, nell’ambito della cooperazione civile-militare, ha promosso tante attività umanitarie in favore della popolazione libanese, con azioni di supporto varie in risposta alle esigenze concrete della gente e anche con progetti e donazioni di materiali raccolti con il contributo di enti e associazioni del nostro territorio.

“Fra le tantissime attività umanitarie promosse dal Reggimento Cavalleggeri Guide di Salerno – dichiara il Presidente della Provincia, Michele Strianese – questo è un progetto di cooperazione internazionale molto interessante. In collaborazione con l’Associazione no profit AL AKOURY, è stata favorita la disciplina del canto, anche in lingua italiana, con la composizione di un coro formato dai bambini orfani di militari dell’esercito libanese.

Per me è un piacere poter accogliere questa speciale delegazione libanese, composta dai bambini e dai loro accompagnatori, che domani sera visiterà il nostro Castello d’Arechi.

Essere operatori di pace significa saper accogliere le culture altre, culture spesso meno lontane da noi di quanto immaginiamo. E sono tantissime, intorno a noi, le vittime innocenti di conflitti di natura geopolitica che le popolazioni subiscono sulla propria pelle. In particolare i bambini, sono i primi a pagare un prezzo altissimo, per questo ringrazio le Forze Armate Italiane, e soprattutto il Reggimento “Cavalleggeri Guide”(19°) di Salerno, che ha saputo sviluppare questo bellissimo progetto.”