Lourdes: Coronavirus, Hospitalitè, Santuario aperto, solo piscine chiuse, apertura pellegrinaggi 1 Aprile 2020

L’epidemia di Covid-19 naturalmente è fonte di preoccupazione per molti di voi. Solleva molte domande sullo sviluppo della prossima stagione a Lourdes, sul ruolo degli hospitaliers e sulla natura delle missioni che potranno essere loro affidate. Lo scopo di questa nota è proprio quello di rispondere a queste domande.

Come presidente dell’HNDL, sono stato invitato a far parte dell’unità di vigilanza del Santuario, attorno al Rettore e al medico permanente del Santuario. Questa unità di vigilanza si riunisce tutti i giorni, ed è in stretto contatto con le autorità sanitarie e con la Prefettura degli Alti Pirenei con lo scopo di attuare le indicazioni del Ministero della Salute. Il Santuario è aperto.

La stagione dei pellegrinaggi

Come previsto, la stagione dei pellegrinaggi comincerà per l’Hospitalité il 1° aprile 2020, con la venuta dei primi pellegrinaggi in arrivo per la Domenica delle Palme. Il Santuario registra ad oggi qualche rinuncia di gruppi o di pellegrinaggi.

Le misure adottate nel Santuario

L’accoglienza dei malati nel vari Centri (Accueil Notre Dame, Accueil Saint Frai) sarà mantenuta, ma con protocolli di igiene rafforzati. Per quanto riguarda le fontane, sono già oggetto di un trattamento virucida (anti-virus), più volte al giorno. Le acquasantiere di basiliche, chiese, cappelle sono state svuotate, e i fedeli sono invitati a non scambiarsi più il “gesto di pace” durante le celebrazioni.

Le Piscine

Per precauzione, le piscine sono state chiuse fino a nuovo avviso, perché sono un luogo in cui le persone sono più esposte a possibili contagi, in quanto si spogliano.

Da allora, ogni giorno, nella Grande Sacrestia, viene proposto ai pellegrini il gesto dell’acqua.

Le nostre missioni

Le precauzioni che il Santuario deve naturalmente adottare per proteggere i pellegrini imporranno molte missioni legate alla gestione dei flussi. Le nostre missioni abituali rimarranno in essere, ma alcune richiederanno un numero di effettivi maggiore rispetto al solito.

In effetti, il divieto da parte del governo francese di riunire più di 5.000 persone (*) in spazi chiusi comporterà la limitazione dell’accesso alla Basilica San Pio X, e quindi la necessità di “sdoppiare” le messe internazionali. Per le due disposizioni previste (una nella Basilica, una all’esterno) ci sarà quindi bisogno di numerosi hospitaliers. (*) 1000 persone dall’8 marzo

Inoltre, agli hospitaliers potrebbe anche essere chiesto di gestire o regolare gli ingressi e i flussi.

La protezione degli hospitaliers

Gli hospitaliers incaricati della “gestione del flusso” o delle missioni di prevenzione/sicurezza avranno, come il Servizio Prevenzione e Sicurezza del Santuario, una procedura per qualsiasi intervento di assistenza nei riguardi di una persona, se la vittima presenta febbre, tossisce, ha difficoltà respiratorie.

Il Servizio Prevenzione e Sicurezza monitora quotidianamente la fornitura di dispositivi di protezione (maschere, soluzione idroalcolica…). Si ricorda tuttavia che l’uso di una maschera chirurgica è destinato solamente a persone malate e fragili, dietro prescrizione medica.

La solidarietà

Non si tratta allora di mettere in discussione l’opportunità della nostra presenza a Lourdes durante questa epidemia. Il nostro Santuario ha bisogno di noi: fa di tutto per organizzare la stagione dei pellegrinaggi e garantire la migliore protezione possibile ai pellegrini.

Chiedo quindi agli hospitaliers, nella misura della loro disponibilità, di venire a servire a Lourdes, specialmente durante questo difficile periodo che stiamo attraversando.

La preghiera

La situazione non è soltanto sanitaria. È anche spirituale.

Poiché la preghiera ci unisce a Dio e ci raccoglie nel suo seno, siete invitati a unirvi alla novena a Nostra Signora di Lourdes, l’Immacolata Concezione, che comincerà il prossimo 17 marzo. Vi invito a diffondere questa informazione e vi ringrazio per questo.

Assicurandovi la mia fedele amicizia e la mia dedizione

 

Daniel Pezet
Président de l’HNDL