PMI Imprese Italia: Covid-19 “Banche salvate con soldi civici, ora devono erogare”
Senza mezzi termini ed in maniera diretta Pmi Imprese Italia , per conto del Presidente Nazionale Flavio Boccia, manda agli organi di Governo una nota unica e condivida da altre Confederazione tra cui CNAAC e la Confederazione Imprese Italia, i quali senza mezzi termini chiedono di prendere una volta e per sempre una presa di posizione forte a tutela del paese Italia.
Nel passato più volte gli istituti di credito hanno avuto aiuti statali e quindi dei cittadini italiani per salvarsi dagli errori dei diversi consigli di amministrazione, dove anche in quel caso i cittadini e le piccole e medie imprese sono state vittime in quanto i grossi ammanchi , ancora oggi come segreto di stato, di sicuro non sono frutto dei lievi sinistri causati dalla popolazione comune e dalle imprese italiane.
Il Governo che ha anni in base ad una legge 662/92 garantisce le operazioni delle piccole e medie imprese, aggi a supporto ci sono anche i Confidi che ne rispondono a prima istanza per eventuali sinistri, nonostante queste garanzie spesso all’80% le Banche da anni hanno perso il loro ruolo non erogando nemmeno davanti a queste garanzie reali.
In questo momento storico ci vuole una reazione immediata del Governo, senza mezzi termini , essendoci i fondi per le garanzie , o le banche erogano a supporto delle famiglie e delle PMI o gli deve essere revocata l’autorizzazione, inoltre la garanzie c.d. 108 sempre garantita dallo stato , denominata anche “Fondi Antiusura”, per chi ha delle problematiche in banca dati , anche questo strumento deve essere attivato subito,, di questo ne è convinto Flavio Boccia, bisogna agire da subito ovvero da “ieri”.
Pmi Imprese Italia non vuole fare liste di interventi immediati da applicare in questo momento ed in questa sede, basterebbe questo strumento per dare liquidità e respiro al Paese Italia, visto che i condizionamenti dell’Unione Europea e le casse vuote dello Stato italiano non possono dare aiuti concreti ed immediati, il paese sta crollando in una crisi irreversibile, non solo economica ma anche sociale.