Caserta: Consorzio Generale Bonifica Bacino Inferiore Volturno, avviate attività per stagione irrigua
Il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno ha avviato le attività per consentire l’inizio della stagione irrigua 2020, nel dare seguito al programma amministrativo che individua nella fornitura irrigua un punto strategico dell’attività dell’ente.
Per l’impianto irriguo nel comprensorio in riva sinistra dei Regi Lagni (Parete), l’inizio della distribuzione è programmata per il 14 aprile prossimo. Questo comprensorio interessa 13 comuni: Giugliano, Parete, Trentola Ducenta, Lusciano, Villa Literno, Casal di Principe, Casapesenna, Frignano, San Cipriano di Aversa, San Marcellino, Teverola, Casaluce e Villa di Briano. E si estende su una superficie di oltre 8.000 ettari dei quali, allo stato, in esercizio irriguo ne risultano oltre 7.000. In questi giorni è in fase di completamento l’accumulo nelle tre vasche di compenso per una capacità di oltre 160mila metri cubi.
Per l’impianto irriguo nel comprensorio in riva destra del fiume Volturno (Mazzafarro), la distribuzione irrigua è programmata per la prima decade di giugno. Questo comprensorio insiste su 3 comuni: Castel Volturno, Cancello ed Arnone e Mondragone. E si estende su una superficie di circa 2.500 ettari dei quali, allo stato, ne risultano in esercizio irriguo circa 2.400. Si tratta di un territorio fortemente caratterizzato da allevamenti bufalini con ordinamenti foraggeri a ciclo estivo ad elevato fabbisogno irriguo.
L’impianto irriguo in riva sinistra del Volturno (Santa Maria La Fossa) interessa un comprensorio di quattro comuni: San Tammaro, Santa Maria La Fossa, Grazzanise e Casal di Principe. E si estende su una superficie di circa 2.400 ettari, di cui 2.200 in esercizio. L’avvio dei lavori di manutenzione preventiva per la messa in esercizio del canale adduttore è previsto per il 14 aprile e l’inizio della distribuzione è programmata per la prima decade di maggio.
La derivazione dell’acqua dal fiume Volturno dalla traversa di Ponte Annibale consente indubbi vantaggi alle aziende agricole. Primo fra tutti la possibilità di disporre di dotazioni idriche non contingentate anche in caso di andamenti climatici estivi particolarmente siccitosi.
Vantaggi agronomici legati alla temperatura dell’acqua. Le acque superficiali hanno temperatura correlata col livello termico dell’aria, mentre le acque profonde hanno una temperatura costante di circa 10-12 °C: ciò le rende calde in inverno e fredde in estate. Quando d’estate si irriga con acque fredde si può determinare un abbassamento brusco del livello termico del terreno, pericoloso perché potrebbe cagionare turbe fisiologiche nel vegetale. Vantaggi ambientali in termini di contenimento dell’avanzare del cuneo salino nella fascia costiera, sia perché riduce l’emungimento da falda, sia perché consente di diluire la falda con apporti superficiali.