Scafati: Covid-19, “Noi ci Siamo”, solidarietà per Ospedale “Scarlato”
In questi giorni pandemici abbiamo sentito e letto troppe volte che, a causa di una differente organizzazione sanitaria, secondaria ad una carenza di risorse in senso lato, se quello che è accaduto nelle regioni del nord Italia fosse avvenuto nelle nostre regioni meridionali probabilmente avremmo assistito ad un bene altro scenario.
La verità, per fortuna, non è data saperla perché gli eventi sono andati nella maniera che conosciamo affliggendo profondamente i nostri cuori ma coinvolgendoci, ad oggi, parzialmente, se paragonati a quanto vissuto da altri fratelli italiani.
Nella piena consapevolezza di questa discrepanza e con la volontà di poter offrire un consistente aiuto alla Sanità locale rappresentata dai Presidi ospedalieri di Nocera-Pagani e di Scafati , quest’ultimo riconvertito in Ospedale Covid, le due Signore a nome di Maria Rosaria Boccia e Benedetta De Luca, impegnate quotidianamente nel sociale, in collaborazione con il Primario del reparto otorinolaringoiatria del presidio di Nocera, Il Dott. Remo Palladino, che ha seguito e coordinato i rapporti tra l’azienda ospedaliera, che si è mostrata fin da subito entusiasta e grata, e le ideatrici, hanno dato vita ad un brillante progetto ” Noi ci siamo ” con il quale, coinvolgendo tutti gli italiani che volessero, si propongono l’obiettivo di poter supportare economicamente la ASL Sa in questo momento di grande difficoltà.
Tutto questo creerà i presupposti di poter ristrutturare ed ammodernare quanto già esistente nei vari Ospedali, partendo dal presupposto che da ogni evento negativo bisogna trarre lo spunto oltre che per tutelare la salute di quanti oggi sono colpiti da gravi malattie come quella indotta dal Covid 19, anche per prepararsi ad eventi futuri.
La pandemia è in corsa, i segnali di una corretta strategia per il suo superamento cominciano a rendersi evidenti ma il prezzo di vite umane che si paga quotidianamente è ancora troppo alto e forse il famoso picco di diffusione non è ancora occorso nel nostro territorio, per cui è bene l’aiuto di tutti noi affinché, in piena consapevolezza, si riesca ad offrire tutta la tecnologia e la migliore assistenza ai nostri concittadini sfortunatamente affetti dall’infezione.
Questa terribile esperienza, quando finirà, servirà a tutti, si spera, per poter oggi programmare una assistenza sanitaria coerente con lo zelo, la preparazione e l’intelligenza di tutto il comparto sanitario che è esposto in prima linea talvolta a “scavare a mani nude”.
Quindi la sensibilità di #noicisiamo non può che gratificare e far emergere lo spirito commovente e solidale degli Italiani che forse più che mai oggi percepiscono uno spirito patriottico.