Notte Stellata 2020: riaccendere stelle, spegnere sprechi energetici
“Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare”, visioni e sogni che sicuramente avranno ispirato il noto pittore olandese Vincent van Gogh nel realizzare i suoi capolavori
Purtroppo l’inquinamento luminoso – come sollecita da diversi anni l’associazione UPI – è in continuo aumento, soprattutto nelle città, ostacolando di fatto la visione delle stelle. Ed è proprio in occasione delle più nota e suggestiva “notte delle stelle cadenti” UPI, coordinata dal Dipartimento di Ecologia e Green Economy, UPI Green, rinnova l’invito “Riaccendiamo le stelle, spegniamo gli sprechi energetici” con l’obiettivo di stimolare le amministrazioni pubbliche alla riduzione dell’inquinamento ottico e luminoso nonché all’eliminazione degli sprechi energetici degli impianti di illuminazione esterna di ogni tipo.
La perdita della qualità visiva del cielo notturno – tengono a precisare da UPI – non è solo una questione astronomica, ma costituisce un’alterazione di molteplici equilibri ben rappresentati dall’analisi condotta dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Veneto quali: Culturale, perché gran parte degli scolari vede le costellazioni celesti solo sui libri di scuola; Artistico, perché l’illuminazione esagerata nelle zone artistiche e nei centri storici non mette in risalto la bellezza dei monumenti ma la deturpa; Scientifico, perché costringe astronomi professionisti e astrofili a percorrere distanze sempre maggiori alla ricerca di siti idonei per osservare il cielo; Ecologico, perché le intense fonti luminose alterano il normale oscuramento notturno influenzando negativamente il ciclo della fotosintesi clorofilliana che le piante svolgono nel corso della notte; Sanitario perché la troppa luce o la sua diffusione in ore notturne destinate al riposo provoca vari disturbi; Risparmio energetico perché una grossa percentuale dei circa 7150 milioni di kWh utilizzati per illuminare strade, monumenti ed altro viene inviata senza ragione direttamente verso il cielo; Circolazione stradale, perché una smodata e scorretta dispersione di luce come fari, sorgenti e pubblicità luminose può produrre abbagliamento o distrazione agli automobilisti.
In occasione della notte di San Lorenzo, in piena sicurezza in tempo di covid, l’Associazione UPI rinnova l’appello a godersi uno degli eventi astronomici più celebrati al mondo, in cui sarà possibile osservare ad occhio nudo lo sciame delle perseidi. L’evento astronomico, meglio conosciuto come la notte delle stelle cadenti, ha inizio nella notte del 10 agosto e si protrae fino al 15 con un picco massimo di avvistamenti nella notte del 12.
Le osservazioni vanno fatte in un luogo buio poiché la luce artificiale interferisce sulla visione delle scie luminose, rivolgendo lo sguardo in direzione nord/est poco sopra la linea dell’orizzonte.
Riduciamo l’inquinamento luminoso, riduciamo gli sprechi energetici e riaccendiamo le stelle.