Campania: Coronavirus, Legambiente, appello su mascherine abbandonate, rischio amnientale
“Ritorniamo a ricevere fotografie soprattutto nelle località estive di mascherine monouso abbandonate ai margini della strada, nelle vicinanze di spiagge e campeggi. Una fotografia confermata e testata anche da noi con il tour di Riciclaestate la nostra campagna estiva di sensibilizzazione e informazione sulla raccolta differenziata.Ci siamo già dimenticati di tutto quello che è successo nei mesi scorsi. Le nostre abitudini possono avere un impatto enorme e questo virus lo sta dimostrando. Si abbassato il livello di civiltà dei cittadini. In vista del ritorno nelle città dalle vacanze estive non bisogna abbassare la guardia. :E’ fondamentale che il cittadino diventi altruista nel portare la mascherina, meglio se riutilizzabile, ma anche responsabile nel gettarle nell’indifferenziato in sacchetti resistenti come abbiamo ricordato nella campagna lanciata insieme a Federfarma Napoli durante il lockdown. Un ruolo fondamentale però spetta agli amministratori che devono predisporre campagne di sensibilizzazione sulle corrette modalità di conferimento dei materiali sanitari e al tempo stesso emanare ordinanze che prevedono multe per chi getta a terra mascherine e guanti. Legambiente Campania per voce del suo presidente Mariateresa Imparato rilancia allarme mascherine e guanti uso e getta abbandonati.
Dal 1 giugno al 27 agosto in Campania sono state distribuite dalla Protezione Civile oltre 13mila mascherine monouso, oggetti ormai diventati parte integrante della nostra nuova quotidianità.
«E’ importante – prosegue Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – imparare a convivere con i nuovi dispositivi di protezione individuale. ma è necessario anche imparare a non gettarli dove capita. Spesso le persone che abbandonano oggi questi oggetti sono le stesse che prima abbandonavano altri rifiuti per strada senza alcun rispetto né per la salute né per l’ambiente. Certo che oggi, dato il tipo di rifiuto potenzialmente infetto, questo atteggiamento è ancora più grave. “