Chiacchiere a Cinque Stelle, Stati generali e riunioni: la verità una sola, basta conoscerla

dott. Vincenzo Petrosino

Oggi si sente continuamente parlare di crisi del movimento cinque stelle, di identità persa e di tradimenti.

In realtà per chi conosce il movimento dal primo boom del 2013 e per chi è stato nei Meet up, sotto il gazebo e anche nelle stanze nella prima ora la situazione è chiarissima.

Troppe chiacchiere non fanno altro che allargare il problema che in realtà è semplicissimo. Molti giornalisti dovrebbero intervistare chi conosce i fatti ed è stato nella macchina del movimento. Forse bisogna evitare di intervistare i cosiddetti  trombati o chi è passato altrove, questi per consuetudine del movimento cinque stelle vengono massacrati.

Cosa è accaduto veramente al Movimento cinque stelle i cui propositi ideologie e

Comportamenti in fondo erano da  limare , come ho sempre sostenuto,  ma in fondo non male.

I primi eletti del 2013 erano dei ragazzi o anche più che ragazzi i quali è vero erano spesso disoccupati, o senza lavoro ed esperienza. Questi eletti che furono votati in rete da poche centinaia di iscritti , secondo l’ideologia del Movimento erano solo e dico SOLO “ dei terminali di rete “. Cosa significava? Erano i portavoce degli interessi del popolo, degli iscritti sui territori ai meet up. I primi mesi questi eletti si accorsero di essere alla mercè dei meet up locali che spesso si riunivano e li potevano “ sfiduciare “. I nostri terminali di rete erano per gli attivisti dell’epoca persone semplici, senza giacca e cravatta, forse anche poveri ma con i quali potevi parlare, potevi toccarli potevi telefonarli.

Questi terminali di rete da come si comprende spesso o per lo meno molti, non erano certamente dei geni politici o grossi professionisti affermati o gente con competenza di vita. Dietro di loro il vero motore…la cpu …la parte pensante era un gruppo di amici che erano come i portatori delle statue durante le feste. La statua era di una santo inanimato, i portatori la facevano ballare e la rendevono viva e bella.

Ecco cosa è accaduto… i terminali di rete , furbi quando mai, e non tutti…. Perché alcuni mantenendo la propria dignità e integrità andarono via e ancora vanno via, con sistematica cattiveria hanno eliminato ad uno ad uno sui vari territori gli avversari futuri pensanti. Proprio coloro che li avevano portati a Roma, coloro che gli scrivevano le leggi i discorsi e anche davano idee e lavoro sui territori.

Interrotta questo cordone ombelicale, qualcuno è rimasto dentro e si è “ uniformato al capo locale “ e successivamente magari è stato eletto da fidato.

Ovvio che prediligendo i caporali e facendo fuori le vere teste pensanti del movimento sui territori, il movimento cinque stelle si è aperto alla società civile. Pensava così di sostituire gli attivisti pensanti, che in Italia erano molti e ben capaci di prendere in mano un governo o divenire consiglieri. Invece … il risultato è davanti gli occhi di tutti.

La bella vita romana è piaciuta a tutti, dal panini sulle scale alle matriciane da 50 euro  allo zafferino o al pantheon. Dalla casa in comunione con altri all’appartamento da 1000 euro a campo dei Fiori…insomma è prevalso in moltissimi l’animo umano solito….ed ecco l’attaccamento alla poltrona , il fango su tanti attivisti che ben avrebbero contrastato in ogni campo i primi eletti “ turisti per caso “ .

Spero che il messaggio giunga forte e chiaro, ogni cosa che sta accadendo è solo corollario a ciò che ho scritto.  Il tradimento, l’accordo con Pd, la Tav, Tap , aeroporti, Ilva….terra dei fuochi, ministri strani e consulenti ancora più strani….  Tutto dipende da ciò che il movimento o meglio “ gli uomini terminali di rete “ del movimento …oggi ingrassati onorevoli sono diventati.

Ancora peggio i caporali e i fidati… ecco perché il movimento è destinato a morire ed ecco perché molti temono disordini sui territori.  Non è mancanza di rispetto verso la politica o l’eletto…bisogna guardare bene cosa era l’eletto per l’attivista a cinque stelle : solo ed esclusivamente un portavoce…terminale di rete.