Bonus mobilità 2020: problemi risolti

 Angelo Capuano
Il 3 novembre è stato erogato dal governo il bonus mobilità, che prevede un rimborso del 60% (fino ad un massimo di 500 euro) a chiunque compri una bicicletta o un veicolo a propulsione elettrica come i tanto discussi monopattini o i giovanili hoverboard.
Questa iniziativa è resa possibile dai fondi europei destinati alla crescita “green” ed utilizzabili solo tramite iniziative di questo genere, quindi ogni polemica viene rispedita al mittente dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Questi soldi non potevano andare ad ospedali. Se non li usavamo così andavano persi.”
Purtroppo durante il primo giorno per richiedere il bonus (3 novembre) il sistema predisposto dal Miur è collassato per i numerosissimi click degli italiani. Questo incidente tecnico ha scatenato le polemiche di molti che ora temono di non poter usufruire del rimborso promesso.
Tuttavia il ministro Costa ha fatto il punto della situazione, tranquillizzando tutti i cittadini: “C’è stato un problema tecnico, non ci aspettavamo tante richieste. Mi dispiace per tutti quelli rimasti fuori; già il giorno dopo erano stati emessi 600mila rimborsi. Ma non c’è bisogno di preoccuparsi, tutti quelli che hanno già comprato un prodotto riceveranno il rimborso.”
Di conseguenza tutti i beneficiari potranno ripresentare le richieste fino al 9 dicembre; dal giorno seguente il ministero avrà una stima precisa di tutti gli ‘insoddisfatti’ ed agirà di conseguenza, chiedendo i fondi al Ministero dell’Economia.
L’iter burocratico non avrà risoluzione fino all’anno prossimo; un’altra sconfitta per l’organizzazione italiana ma che, si spera, si tramuterà in vittoria al più presto.