Campania: attore Cosimo Alberti “Obiettivo, fondare sezione danze popolari nella Federazione danze Sud Italia”
Antonello Posillipo
Prima di approdare alla celebre soap opera televisiva “ Un posto al sole”, in cui è diventato celebre come il vigile Cerry, e dopo una lunga carriera di attore teatrale e presso emittenti televisive nazionali e locali, potendo vantare importanti collaborazioni artistiche con nomi del calibro di Isa Danieli, Enzo Avitabile, Eugenio Bennato, Rino Marcelli, Mario Merola, Marcello Colasurdo, l’artista Cosimo Alberti si è mostrato legato profondamente alle sue origini a tal punto che possiamo definirlo “un attore con la tammorra”, un moderno cantastorie che interpreta con passione antiche fiabe napoletane con l’accompagnamento del suo tamburo a cornice, avvalendosi altresì di un vasto repertorio della musica popolare della Campania.
L’attore si sente coinvolto nella cultura antropologica e nelle danze del Sud Italia perché figlio di salentini emigrati a Napoli; quindi il suo studio si focalizza specie sulle tradizioni di Campania e Puglia e su alcune leggende, mostrando un certo estro nella ricerca. Il suo testo principale di rilievo, che ci aggiorna sugli elementi fondamentali della ricerca contemporanea sulle nostre tradizioni polari (e non solo), è pubblicato con il titolo Tammurriata, Riti e Miti di una Sirena Millenaria, per la casa editrice Valtrend , anno 2018. Nel pamphlet – con prefazione di Marcello Colasurdo – si ripercorrono tutte le caratteristiche tecniche e storiche della tradizione pagano-cristiana della tammurriata, detta anche canto e ballo sul tamburro, appartenente alla famiglia delle tarantelle dell’Italia meridionale, canto d’origine contadina.
L’attore, intervistato circa i suoi progetti futuri, ricorda le sue apparizioni su emittenti televisive nazionali in cui promuoveva le nostre tradizioni riguardanti tale stile di danza e promette con i suoi collaboratori di promuovere e creare la sezione delle danze popolari nella «Federazione della danze del Sud». Concludendo Cosimo Alberti esprime la sua idea sull’artista asserendo che tale figura coincide con la creta informe che assume il suo modello di riferimento lavorandoci; in pratica l’arte scorre nelle vene del nascituro che successivamente scorgendo in sé tale dote la raffina e modella con lo studio.