Napoli: Fenailp, richiesta nuovi provvedimenti per “Pubblici Esercizi”, lettera a premier Conte

Egregio Presidente Conte, alla nostra Federazione sono giunte numerose istanze da parte di Operatori del Settore Pubblici Esercizi che con numeri alla mano, lamentano i mancati incassi dovuti al lungo periodo di fermo, determinato dai lockdown generalizzati che si sono susseguiti in questi ultimi mesi sull’intero territorio nazionale.

Gli stessi, speravano che dopo le ristrettezze del periodo natalizio, il Governo, con le nuove disposizioni, avrebbe consentito una apertura più ampia per il graduale rientro alla normalità. Ciò, allo stato dei fatti e alla luce dei nuovi decreti emanati, non sembra sia possibile.

Pur sottolineando la gravità del momento relativamente all’andamento della pandemia, Le chiediamo, fermamente di far ritornare gli Operatori del Settore maggiormente colpito “Pubblici Esercizi” al proprio lavoro a tempo pieno.

Le evidenziamo che sulla base dei decreti emanati, gli Imprenditori si sono dotati:

a)    di tutti gli strumenti idonei alla sicurezza degli avventori;

b)     hanno acquistato e adeguato i propri locali come dettato dalle nuove normative;

c)     hanno dovuto approvvigionarsi con notevole dispendio di risorse economiche di derrate alimentari che poi hanno dovuto regalare ai centri di assistenza della Caritas, in seguito alle Ordinanze di chiusure;

d)    hanno rispettato le regole del mondo del lavoro, in riferimento al proprio personale, attivando, le casse integrazioni, man mano che giungevano le notizie che imponevano le chiusure e le aperture a seconda dei colori che venivano attribuiti alle Regioni dal Governo centrale.

Alla luce di quanto sopra esposto, siamo convinti che anche Lei si rende pienamente conto che il continuo “balletto”, sta provocando danni irreparabili maggiormente alle Attività della somministrazione.

 

                        Pertanto, la FeNAILP, con la presente, Le chiede di consentire da subito:

 

a)     Ristoranti e Pub apertura e asporto fino alle ore 22,00, e la consegna a domicilio fino alle ore 24,00;

b)    Bar e Pasticcerie apertura e asporto fino alle ore 20,00 e la consegna a domicilio fino alle ore 24,00.

Il grido d’allarme che proviene da tutte le Regioni d’Italia, potrebbe sfociare in pesante disperazione da parte dei nostri Associati e quindi, siamo fortemente preoccupati che all’emergenza sanitaria si affiancherà, a breve, una emergenza sociale di difficile soluzione.

Confidiamo nel pieno accoglimento delle nostre istanze ed in attesa di concrete risposte, l’occasione è gradita per porgerLe molti distinti saluti.

                                                                                                               Il Presidente

Sabato Pecoraro