La Voce e la Vita della Chiesa: Battesimo di Gesù
Diac. Francesco Giglio
Il Martirologio Romano ci presenta così l’odierna ricorrenza liturgica:
“Festa del Battesimo di nostro Signore Gesù Cristo, in cui egli mirabilmente è dichiarato Figlio di Dio, l’amato, le acque sono santificate, l’uomo è purificato e tutto il creato esulta”.
Si tratta di un momento simbolico molto importante che dà inizio alla nuova concezione dei cristiani quali figli di Dio. In questa circostanza siamo invitati a ricordare il nostro Battesimo, quale giorno in cui mediante l’acqua del Battesimo e liberati dal peccato originale, rinasciamo come figli di Dio. La Sacra Scrittura ci presenta l’incontro di Gesù con S. Giovanni Battista, che stava sulla riva del fiume Giordano a predicare la penitenza al popolo, a battezzarlo in segno di tal penitenza, e così a disporlo alla venuta del Messia.
All’età di trent’anni Gesù, prima di andare nel deserto quaranta giorni e quaranta notti continue in perfetto digiuno, si recò al fiume Giordano, dove si trovava il Battista, e là si fece da lui battezzare. Pur non avendo bisogno del Battesimo perché Egli stesso Santità infinita, volle essere battezzato, per istituire il “Sacramento del Battesimo” e santificare le acque, affinché avessero la virtù di purificare tutti quelli che in seguito avrebbero ricevuto questo Sacramento.
Noi con il Battesimo veniamo immersi in quella sorgente inesauribile di vita che è la morte di Gesù, il più grande atto d’amore di tutta la storia; e grazie a questo amore possiamo vivere una vita nuova non più in balìa del male, del peccato e della morte, ma nella comunione con Dio e con i fratelli e le sorelle.
Oggi ricordare o ricercare la data del nostro Battesimo, ci permetterà di ringraziare Dio del dono ricevuto.
Il Sacramento del Battesimo, istituito da Gesù, differisce da quello che veniva impartito da Giovanni Battista: l’ultimo dei Profeti del Vecchio Testamento, ovvero il Precursore. Egli impartiva un Battesimo di purificazione, secondo quanto profetizzato da Ezechiele: “Le nazioni sapranno che io sono il Signore, quando mostrerò la mia santità in voi davanti a loro. Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli”.
Intanto mentre Gesù usciva dall’acqua si aprirono i Cieli sopra di Lui, Dio Padre fece udire la sua voce dicendo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto… ascoltatelo”; e lo Spirito Santo discese in forma di colomba sul Capo di Gesù alla presenza di tutto il popolo. In quel momento si palesarono le Tre Persone della SS. Trinità; la prima nel Padre che parlava; la seconda in Gesù che veniva battezzato e la terza nello Spirito Santo che discendeva sotto forma di colomba.
Si concretizza il dogma della Santissima Trinità: un solo Dio in Tre Persone uguali e distinte.
Con il Battesimo al Giordano inizia il cammino pubblico di Gesù, che avrà la sua conclusione in un altro Battesimo, quello della Passione: in tal senso il rito penitenziale al Giordano viene considerato una prefigurazione della morte di Gesù sulla croce, compimento del progetto di salvezza di Dio.
La Chiesa oltre a farci ricordare il nostro Battesimo ci invita anche a pregare come atto di ringraziamento per il dono di essere diventati “figli di Dio” e ci suggerisce questa preghiera: “O Signore, quando fui battezzato ero un/a bambino/a inconsapevole. Ora però che ho compreso la grandezza del dono che mi hai fatto: mi hai innestato/a in Cristo tuo figlio immergendomi nella sua morte e risurrezione e sono rinato/a con tuo figlio. Mi hai inserito/a nella tua Chiesa, comunità di salvezza, come un membro attivo e responsabile, mi hai dato un futuro e una speranza nella fede e nell’amore. Grazie, Signore! Aiutami, ti prego, a essere coerente al mio Battesimo vivendo una vita d’amore per te e per i fratelli e le sorelle sull’esempio di Gesù”. Amen.