Salerno: FI, interrogazione a risposta scritta ed orale su ripresa attività scolastica in presenza
I sottoscritti Consiglieri comunali, dott. Roberto Celano e dott. Ciro Russomando
Premesso che
– nonostante sia trascorso ormai un anno dalla quasi totale interruzione della didattica in presenza, alcune scuole della città non sarebbero state ancora messe in condizione di riaprire in sicurezza;
– in particolare l’Istituto “Regina Margherita” di Salerno e la scuola media “Pirro” lamentano l’assenza degli spazi necessari a riavviare in sicurezza la didattica in presenza;
– il Presidente del Consiglio d’Istituto del Liceo “Regina Margherita”, ha evidenziato che la situazione logistica dell’Istituto Superiore desta serie preoccupazioni sia per l’insufficienza degli spazi necessari alle attività didattiche aggravate dall’emergenza pandemica e dalle necessità di rispettare le disposte procedure precauzionali, sia perché sarebbero venuti meno i presupposti per l’agibilità e la sicurezza dei luoghi ove si svolgono normalmente le attività in presenza. Anche la Dirigente scolastica ha, in più circostanze, evidenziato le suddette gravi deficienze;
– in virtù del sottodimensionamento degli spazi adibiti ad accogliere una popolazione scolastica di circa 1300 unità fra alunni, docenti e personale ATA, il “Regina Margherita” è stato l’unico Istituto d’Italia a non poter riaprire a settembre, allorquando fu disposta la ripresa delle attività didattiche per tutte le scuole d’Italia, poi sospesa nuovamente, dopo qualche giorno, da provvedimenti regionali;
– l’esigenza del distanziamento sociale, per aprire in sicurezza, necessiterebbe di spazi aggiuntivi a quelli già fortemente insufficienti delle scuole summenzionate. Di tali esigenze sono state da tempo informate le omissive Istituzioni competenti sul territorio;
– a seguito del trasferimento del Tribunale di Sorveglianza, il personale scolastico dell’Istituto “Regina Margherita” sperava di poter disporre degli spazi liberati e di poter far fronte, almeno parzialmente alle suddette esigenze;
– le condizioni attuali dell’Istituto non apparrebbero conformi a quanto disposto del D.L. 81/2008 e non sarebbero in linea con le indicazioni del MIUR in riferimento alla pandemia in essere;
– l’Istituto in questione, allo stato, non sarebbe in condizione di riaprire non appena la regione Campania consentirà di riavviare la didattica in presenza anche per gli istituti d’istruzione superiore;
– allo stato attuale potrebbe accedere all’Istituto, di fatto, non più del 10% della popolazione scolastica;
– se gli spazi occupati dal Tribunale di Sorveglianza fossero stati destinati all’Istituzione scolastica che ne ha fatto richiesta, la scuola avrebbe potuto disporre di una duplice via d’accesso e di fuga (allo stato non presente, sebbene obbligatoria dovendo garantire la sicurezza del personale scolastico tutto) sia nell’ordinario che nell’emergenza e sarebbe in condizione di ospitare oltre il 40% della popolazione scolastica;
– all’interno della scuola da anni, tra l’altro, c’è una scala di sicurezza inagibile perché sarebbe staccata dal terreno ed basta una sola persona per farla oscillare pericolosamente. Tale scala collega, oltretutto, ad un piazzale interno privo a sua volta di uscite di sicurezza;
– anche l’Istituto “Pirro” lamenterebbe insufficienza di spazio, chiedendo la disponibilità degli spazi dell’ex Tribunale di Sorveglianza;
– le Istituzioni territoriali hanno il dovere di agire con celerità, di affrontare con urgenza le note problematiche su rappresentate e di rispondere immediatamente alle istanze ed alle esigenze manifestate dai Dirigenti e dalle popolazioni scolastiche degli Istituti “Regina Margherita” e “Pirro”, affinché non sia impedito il diritto allo studio agli allievi delle suddette scuole a causa della negligenza e delle omissioni di chi ha competenze sull’edilizia scolastica (Comune e Provincia);
– in caso di ulteriori ritardi, gli scriventi, procederanno a presentare un esposto alle autorità di controllo competenti, affinché possano individuarsi responsabilità in merito alla paventata mancata riapertura in presenza dell’Istituto “Regina Margherita”.
Tanto premesso
CHIEDONO PER SAPERE
– cosa l’Amministrazione comunale intenda fare, in sintonia con l’Amministrazione provinciale, per consentire la riapertura in sicurezza e con gli spazi necessari agli istituti “Regina Margherita” e “Pirro”, atteso che l’immobile che ospita i suddetti Istituti sono di proprietà del Comune;
– per quale motivo ancora non si sia provveduto a consegnare al Dirigente dell’Istituto “Margherita” le chiavi del cancello che potrebbe fungere da uscita di sicurezza;
– se si intende, concordandolo con la Provincia, nel rispetto delle competenze di ciascuna amministrazione, avviare i lavori necessari per mettere in sicurezza l’edificio scolastico nel rispetto delle normative vigenti e consegnare all’Istituto Regina Margherita gli spazi del tribunale di sorveglianza, considerando la possibilità di destinare eventualmente spazi del Vicinanza (ex tribunale), o di \rinvenire altre possibilità, all’Istituto Pirro;
– come sia possibile che a distanza di quasi un anno dall’interruzione delle attività didattiche in presenza gli Istituti in questione siano impossibilitati di fatto a riaprire i battenti.
I Consiglieri comunali
Roberto Celano Ciro Russomando