Roma: Codici, se non s’amplia Fondo, tanti consumatori non riceveranno voucher promesso
C’erano una volta i voucher. Non è l’inizio di una favola, ma dell’incubo a cui rischiano di andare incontro tanti consumatori che, in seguito alla cancellazione del viaggio a causa della pandemia, hanno fatto affidamento sul buono annunciato, promesso e garantito dal Governo.
“Molti consumatori – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – corrono il rischio di non ricevere mai il voucher. Per tanti si profila la beffa dopo il danno del mancato rimborso iniziale, che avevamo richiesto nei mesi scorsi”.
“Il Fondo creato per il rimborso dei voucher turistici emessi da imprese fallite o insolventi a causa dell’emergenza Covid19 – spiega Stefano Gallotta, Responsabile Trasporti e Turismo di Codici – ha una dotazione di 5 milioni di euro. Il valore dei voucher emessi dall’intera filiera ammonta però ad almeno 500 milioni di euro. La differenza è enorme ed a pagarla saranno i consumatori. Per evitare una situazione del genere, la Germania ha stanziato una garanzia pubblica di 840 milioni di euro a copertura dei voucher non fruiti per insolvenza o fallimento soltanto dei tour operator. La Commissione Europea – ricorda Gallotta – nelle raccomandazioni del 13 maggio scorso aveva sollecitato l’adozione di forme di protezione in caso di insolvenza da parte degli stati membri, prevedendo una protezione efficace e solida proprio in caso di insolvenza del vettore o dell’organizzatore. Quindi una copertura concreta e sinceramente il Fondo da 5 milioni di euro non ci sembra che abbia queste caratteristiche. Siamo molto preoccupati, non vorremmo che i voucher diventino un miraggio per tanti consumatori. Per questo chiediamo al Governo di incrementare la dotazione del Fondo oppure di fornire una garanzia pubblica per tutelare concretamente i consumatori che fanno affidamento sul voucher per non perdere le somme spese per un viaggio a cui hanno dovuto rinunciare a causa della pandemia”.
Codici sta fornendo assistenza a tanti consumatori che si sono scontrati con il muro alzato da compagnie e tour operator di fronte alla richiesta, legittima, di rimborso per la cancellazione del viaggio. Gli esperti dell’associazione sono a disposizione per fornire chiarimenti in merito.