Salerno: Memoria in Movimento “Per Abdullah Öcalan, per il Kurdistan, per la pace e l’autodeterminazione dei popoli”
A seguito delle voci della morte di Abdullah Öcalan diffusa da vari media turchi e aderendo ad una campagna internazionale questa mattina l’associazione Memoria in Movimento di Salerno ha inviato con una email, oltre al segretario generale dell’Onu, a diversi presidenti di commissioni per i diritti umani dell’Onu e della Comunità Europea tra cui
Mr. Regis BRILLAT CPT – Council of Europe Executive Secretary of CPT,
Dr. Michelle Bachelet, United Nations High Commissioner for Human Rights mbachelet@ohchr.org,
Committee against Torture (CAT) Human Rights Treaties Division (HRTD) Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights (OHCHR) cat@ohchr.org,
Josep Borrell Fontelles, High Representative of the European Union for Foreign Affairs and Security Policy Vice-President of the European Commission cab-borrell-fontelles-contact@ec.europa.eu e a
Mr. António Guterres Secretary-General United Nations
New York, NY sgcentral@un.org
una richiesta urgente di intervento a favore di Abdullah Öcalan rinchiuso in condizioni estreme e, nei fatti, di tortura dal governo Turco, da oltre 22 anni in isolamento. Si riporta, in italiano, la parte centrale del testo da noi inviato
“La Turchia è un membro del Consiglio d’Europa.
Innanzitutto, il Consiglio d’Europa e il suo Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) sono responsabili di garantire il rispetto del diritto internazionale nell’isola prigione di İmrali e di consentire una visita immediata degli avvocati di Öcalan a İmrali.
L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani deve inoltre agire con urgenza per intraprendere un’azione contro la Turchia, uno Stato membro delle Nazioni Unite, e la Commissione europea deve garantire che la Turchia adempia ai suoi obblighi in materia di democratizzazione, diritti umani e stato di diritto come candidato all’adesione all’UE.”
Non è solo una campagna di civiltà o per i diritti umani. E’ una campagna che alla fine interroga tutti noi su che Europa vogliamo. Non è ammissibile il silenzio totale da parte dell’Unione Europea su di uno stato membro del Consiglio Europeo che viola da tempo in modo palese i diritti umani, la democrazia e la pace invadendo territori di stati confinati aiutando concretamente di fatto la guerra dell’Isis e attuando una politica di sterminio del popolo Curdo.
L’Italia da quando fece arrestare e “deportare” in Turchia Abdullah Öcalan è nei fatti oggettivamente complice di tutto ciò.
Le stesse amministrazioni locali possono e DEVONO fare la loro parte anche per cercare di dare “una scossa” al governa italiano che da qualche anno è COMPLETAMENTE SILENTE ED AFONO sulle politiche estere e completamente assente da qualsiasi scacchiere internazionale anche nelle aree di crisi presenti nei fatti davanti alla nostra porta.
Già tempo fa lanciammo ai consiglieri comunali e alla giunta in carica un appello per un ordine del giorno del consiglio comunale sulla sacrosanta lotta per la propria autodeterminazione del popolo Curdo in cui chiedevamo anche la cittadinanza onoraria per Abdullah Öcalan.
Appello caduto nel vuoto e mai raccolto, ad eccezione di un consigliere comunale di opposizione, da nessun consigliere comunale men che mai dalla giunta comunale che ANCHE su questi temi si è sempre caratterizzata per il suo totale silenzio e menefreghismo se escludiamo qualche obbligo istituzionale nel ricevere ambasciatori in visita nella nostra città.
Noi non ci fermeremo, e auspichiamo almeno su questo tema una convergenza di attività e pratica del mondo pacifista e sensibile alle questioni internazionali.