Eboli: Salvare la biblioteca!
La città di Eboli possiede uno dei centri storici più belli della provincia di Salerno se non, addirittura, della Campania. Nel cuore di questo gioiello, nel complesso monumentale di San Francesco, vi è incastonata la Biblioteca Comunale “Simone Augelluzzi”, polo della cultura cittadina. Dedicata ad un insegnante, scrittore, pubblicista e persona attiva nel sociale di inizio Novecento, la Biblioteca nata nel lontano 1996 (e i meno giovani di noi ricorderanno l’euforia e la gioia di avere finalmente una biblioteca comunale) dopo venticinque anni di onorata carriera rischia di chiudere i battenti per sempre. Giusto per spolverare la memoria di chi l’ha visitata di rado, ricordiamo che la Biblioteca ospita al suo interno l’Archivio fotografico della città, la Mediateca (prima struttura del genere nata nel Sud Italia), l’Archivio storico e la sala auditorium/ centro congressuale “Mangrella”. Fra i per niente polverosi scaffali è possibile trovare volumi e documenti risalenti ai primi anni dell’Ottocento e, allo stesso tempo, libri per ragazzi e per bambini, allo scopo di avvicinare i più giovani alla lettura e poter dare un supporto a chi, purtroppo, un libro non può permetterselo ma ha tanta voglia di leggere e imparare. Oltre a ciò la Biblioteca funge da valido sostegno per tutti gli studiosi del territorio, non solo cittadino, alla ricerca di materiali altrimenti irreperibili. Sul sito comunale leggiamo che la Biblioteca resterà chiusa, per l’estate, dal 2 al 31 agosto 2021 ma la nostra vera domanda è: riaprirà? Diverse fonti ci hanno confermato che, a causa di una mancanza di personale, la Biblioteca rischia di non rivedere la luce de sole e, se così fosse, sarebbe una perdita enorme per tutto il territorio. La Biblioteca non è semplicemente un contenitore di libri, e già solo questo ne sottolineerebbe comunque l’immenso valore, è bensì la memoria storica e culturale di una città, è un luogo di incontro, un polo per l’organizzazione di eventi, è un organismo vivo che andrebbe continuamente riqualificato per permettergli di brillare. Troppe volte abbiamo dimenticato di possedere un simile gioiello, troppe volte non lo abbiamo valorizzato abbastanza ma altrettante volte, invece, è stato posto al centro di iniziative importanti. La crisi Covid non ha risparmiato nessuno e così, oggi, oltre a tutto quello che abbiamo perso in questi anni in termini di vite umane, lavoro, libertà personali, vita sociale, rischiamo di perdere anche il faro della nostra cultura. L’Associazione RilanciAmoEboli, da anni attiva sul territorio, ha deciso però che non possiamo permettere la chiusura di una delle colonne portanti della città, per questo motivo ha indetto una raccolta firme per impedire la chiusura della Biblioteca comunale e trovare una soluzione che da un lato ne permetta l’apertura e dall’altro coinvolga gli ebolitani, magari formando nuovo personale in grado di prendersi cura della nostra storia. Invitiamo, per tanto, tutti gli ebolitani a firmare la petizione, un secondo del vostro tempo potrà salvare il passato, e il futuro, di Eboli. Per partecipare potete facilmente contattare l’Associazione RilanciAmo Eboli e il presidente Cosimo Altieri, che vi indicheranno la procedura più semplice per apporre la vostra firma.
Come diceva il grande Umberto Eco “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. Rendiamo Eboli immortale, facciamo sì che il suo cuore di carta e inchiostro continui a battere per sempre.
Raffaella Iannece Bonora