Salerno: convention “Salerno a Porte chiuse”, Pd muto dinanzi a clientelare Sistema Salerno

Salerno: convention “Salerno a Porte chiuse”, Pd muto dinanzi a clientelare Sistema Salerno

Rita Occidente Lupo

Un silenzio assordante di fragilità psicologica e d’incapacità a reggere la mannaia che la Magistratura sta portando avanti, denudando un Sistema decennale, che in sordina ha messo in ginocchio i veri bisogni democratici. Mortificate le coscienze libere, schiacciati i “poveri”, non rientranti nella schiera di quei clientes ai quali son andati incarichi e favori. Lo schizzo stamane al Cinema Teatro San Demetrio, della convention “Salerno a porte chiuse”, voluta dall’attuale compagine d’opposizione comunale, che ha visto Elisabetta Barone correre da Sindaco: una vetrina di defaiance, in un amarcord che ha visto sempre più lievitare lo strapotere del Governatore regionale Vincenzo De Luca nel tempo.

“Da 30 anni cittadini assuefatti ad una vis amministrativa- ha commentato Conchita Sannino di Repubblica, in collegamento telematico- che ha messo in stand bye società civile e giornalismo. Le recenti inchieste giudiziarie, che stanno investendo l’Amministrazione comunale, registrano un silente Pd, probabilmente per incapace lucidità. Le Porte Chiuse del Palazzo di Città alla stampa rimandano un pessimo segnale democratico, da dover assolutamente scardinare.  “Sicuramente per una difficoltà comunicativa, il giornalista e scrittore Luciano Pignataro, a capo della redazione de Il Mattino negli anni del sindacato deluchiano-. Una resa da parte di chi millanta e poi non dialoga, per incapacità di reggere il confronto. Eppure la capacità di governare, secondo Gramsci, estrinsecata nel pensare alla successione, che il Presidente De Luca cura, denudando un aspetto umano di paternità: la sistemazione del figlio deputato Piero, collocato ad arte in un altro collegio per la candidatura alle politiche, oltre quello salernitano, dove bocciato dalle urne. Il pensare ad opere faraoniche, errato nel progettare ecomostri. Deficita un progetto autentico di città europea con reali servizi. Il pullulare edile, non corrispondente al tasso demografico urbano, in contrazione dagli anni ’50. La motivazione di massicce costruzioni, ovvia: a braccetto col potere! Ma con De Luca non si può dialogare: la sua comunicazione basata sui soliloqui televisivi o social!”

Proprio la carenza d’interlocuzione ha fatto alzare la voce nei giorni scorsi anche all’Ordine dei Giornalisti, intervenuto nella figura del Presidente Ottavio Lucarelli, a proposito della chiusura alla stampa del Comune. Violato un diritto all’informazione, ha ricordato Erika Noschese di Cronache, in quanto i giornalisti hanno sempre avuto accesso libero al palazzo di vetro, per interviste o seguire la vis amministrativa. Il nuovo Regolamento pone invece dei paletti, che infrangono i Diritti costituzionali.

“Nessuno si deve prenotare per entrare in Comune- ha rimarcato Nello Trocchia di Domani, che segue attentamente le attuali vicende politiche salernitane-. Da tempo, nei miei articoli sostengo che l’asservimento del Pd a De Luca, palese! Ognuno omaggia il grande Capo. Un Sistema che dal 1993 fagocita anomalìe, come se il potere s’ereditasse anziché costruirsi! Presidenti di partecipate e tanti altri suoi fedelissimi occupano ruo9li e rivestono incarichi. I fedeli del sultano vanno avanti, in barba a chi non fa parte del cerchio magico! Per la Magistratura, credendo che servirsene sia garanzia di credibilità per tale sistema di potere, l’uso salvifico e taumaturgico, fallace opinione!! In passato Nello Masturzi, fedelissimo di De Luca condannato in I Grado, più che mai braccio esecutivo del Governatore, senza che il Pd abbia mai espresso dissenso. Il malaffare in città rimanda ancora ombre nere. L’episodio dell’ex assessore Rosa Egidio Masullo, ha delle tinte quasi eroiche per aver svolto appieno il suo divere Minacciata da un ordigno davanti al suo studio, il Comune non si costituì parte civile. E dopo la sua sostituzione con l’assessore Nino Savastano…ma di che parliamo? Per aver voluto togliere case a boss, che poi furono rese. Savastano fu condannato, poi assolto, ora indiziato…il sistema non è cambiato!” Ma tanta polvere negli occhi ai cittadini, non sottratta!

“Opere pubbliche inaugurate in prossimità di scadenze elettorali o per la festa patronale-Vincenzo Iurillo de Il Fatto quotidiano-. Tante sono le irregolarità, che un sistema basato su una sorta di successione, Mario De Biase, poi Vincenzo Napoli, non dimenticando l’elezione parlamentare di Fulvio Bonavitacola, attuale vicePresidente della Regione, sempre nell’orbita del sultano arbitro di decisioni e scelte politiche per sé…e per i suoi!”