Salerno: infettivologo Luigi Greco “Bando a psicosi, dovremo convivere col Covid! Vaccino non solutivo”

Salerno: infettivologo Luigi Greco “Bando a psicosi, dovremo convivere col Covid! Vaccino non solutivo”

 Rita Occidente Lupo

Natale alle porte, tra speranze di viverlo in serenità e preoccupazioni per la pandemia che come previsto, non cessa di creare inquietudini. Per le varianti, che visitando l’alfabeto greco, continuano a far correre ai ripari il mondo scientifico, alle prese con una lotta che appare senza tempo. Inquietanti bollettini di guerra quotidianamente penetrano negli angoli più reconditi delle nostre dimore, azzerando serenità necessaria ad affrontare il momento pandemico. Che sembrava quasi allontanarsi, facendo sperare che il vaccino avrebbe rimesso in sesto non solo l’economia, ma soprattutto la psiche di quanti, caduti in una sorta di psicosi, resi ancora più vulnerabili.

Ed ora la terza dose, il richiamo vaccinale, per chi credeva d’aver risolto il problema immunitario con due fiale, resosi necessario per l’immunità anticorpale che scema nel tempo. E così poi si passerà ad una quarta dose…Insomma, da questa pandemia, il mondo sembra proprio oppresso per il futuro, svoltando giorni senza la via solutiva. Ebbene, in un quadro che sembra fosco di futuro, i camici bianchi ancora una volta a dover correre al capezzale di pazienti che, seppur vaccinati, contraggono il virus, anche se asintomatici. E l’altalena sierologica, il balletto delle Case farmaceutiche, ripresenta il proprio vaccino per tamponare, perché di questo si tratta, la situazione che sembra precipitare. Ma la fronda dei No vax, continua la sua battaglia, serrando la convinzione che il vaccino, sperimentale, stia testando proprio l’uomo come cavia. E che la pandemia possa essere curata, come una qualsiasi forma virale, senza giocoforza ricorrere ad un siero del quale si sa ancora troppo poco, per gli effetti collaterali. Il noto infettivologo Luigi Greco, alla luce dell’attuale quadro sanitario, scuote il capo per l’allarme mondiale ed invita soprattutto a non cadere in balìa del panico da Covid-19.

“La risposta immunitaria ai vaccini, soggettiva: risposta scarsa negli anziani e nelle categorie fragili da tutelare maggiormente. I vaccini non immunizzano a vita né completamente, per cui la conta degli anticorpi, come s’è sempre fatto, indice del grado di risposta dell’organismo al virus e pertanto indicativa. Certamente chi contrae la malattia, più garantito di chi vaccinato che, se si becca il Coronavirus non ha avuto risposta immunitaria al siero. Ci dovremo abituare a tale virus endemico, conviverci, perché non scomparirà, ma dovremo cercare di mantenerci in condizioni fisiche di maggiore benessere, con una sana alimentazione, uno stile di vita non incline alla sedentarietà ed al consumismo per sconfiggerlo. In futuro ci saranno altri virus, maggiormente letali e l’attuale finirà per adattarsi a noi. Il 90% dei vaccinati finora, se contrae la malattia, non compromettente la vita. Il terrorismo mediatico generato sta creando psicopatici, incapaci di veder la realtà: esistono altre malattie, che restano orfane di debita assistenza, in quanto l’attenzione sanitaria polarizzata solo sul Covid! Ciò crea danni enormi.

Impreparati dinanzi a tale emergenza sanitaria, mi auguro che la lezione attuale possa far riflettere seriamente sulle prospettive future, educando ad un’inversione di mentalità nel nostro modus vivendi. Bandendo ogni sorta di consumismo, anche vaccinale, per tenere a bada ogni pubblicizzazione minante la realtà dei fatti e della sopravvivenza umana.”