Originale opera d’arte natalizia
Prof. Antonio Adinolfi
Ora che è terminato l’anno Giuseppino abbiamo terminato anche noi di cercare immagini artistiche che raffigurano lo sposo della Madre di Dio in vari momenti della sua vita. Sono un mare ma sono veramente rare quelle che ce lo presentano premuroso per la Vergine incinta se si escludono quelle della fuga in Egitto. Nella varie fughe in Egitto San Giuseppe viene mostrato mentre cammina a piedi dopo aver posto la Madonna sull’ asino. Deve soffrire lui per non far stancare la Madonna. In quella di Caravaggio regge uno spartito musicale ad un Angelo che deve suonare la ninna nanna a Gesù Bambino in braccio a sua madre. Gesù bambino è nato e le premure di San Giuseppe non sono solo per la sua sposa. Ispiratrice o concomitante all’icona della Madonna sull’asino mentre va in Egitto è la Madonna sull’asino mentre va a Betlemme.
Dal pannello della cattedra di Massimiano a Ravenna fino al dipinto dell’americano contemporaneo Joseph Brickey (che non è poi nemmeno cattolico) pur ce ne sono, ma non tante quanto quelle della fuga in Egitto. Navigando in internet abbiamo trovato invece un gruppo statuario in terracotta dipinta formato in pratica dal solo S. Giuseppe e Maria vestiti con stoffa. Non c’è asino e non c’è angelo come in alcune fughe in Egitto. Solo Maria e Giuseppe. Giuseppe regge sulle braccia Maria incinta perché l’ha vista spossata. E’ un soggetto commovente, quasi unico, stando alle nostre conoscenze attuali di Storia dell’arte ( perché nel pannello della cattedra di Massimiano a Ravenna si vede lo sposo della Vergine mentre l’aiuta a salire sull’asino.
E si vede pure la Madonna che si appoggia teneramente a Giuseppe). L’opera è in vendita in un sito che presenta opere d’arte sacra. Non ne conosciamo l’autore. Probabilmente non ne ha uno solo ma è frutto di un lavoro di equipe perché è scritto nel sito che le opere in vendita in quel sito sono frutto di esperti artigiani. Di Madonne incinte ce ne sono varie nei libri di Storia dell’arte. Sono chiamate << le Madonne del parto >>. La più famosa è quella di Piero della Francesca della metà del Quattrocento. Taddeo Gaddi ne aveva già dipinta più di una nel secolo precedente. Ce n’è qualcuna in qualche chiesa di Bergamo e tante altre in altre città e paesi italiani. Non possiamo non ricordare, per chiudere, quella che è nel santuario di S.Libera a Malo in provincia di Vicenza al centro delle cronache qualche anno fa perché aveva guarito da un tumore una bambina. Sono queste, tutte, Madonne incinte senza san Giuseppe. Fra poco è Natale e quindi sono giorni di preparazione a questa festa, Agl’inizi del Quattrocento il domenicano San Vincenzo Ferreri esortava i numerosi fedeli che accorrevano alle sue prediche ad esser devoti prima che alla Madonna che dà alla luce Gesù alla Madonna che viveva gli ultimi giorni della sua gravidanza, alla Madonna incinta. Diceva che la vedeva pregare perché il Figlio che stava per nascere da lei portasse al mondo la pace. Cosa che avvenne (pace in terra agli uomini che Dio ama – dissero gli Angeli ai pastori). Abbiamo due sermoni di San Vincenzo interessanti su questo argomento (cfr. specialmente il primo intitolato in festo expectatione partus B.V.Mariae ). Meditando il pensiero di San Vincenzo potremmo sperare allora che la pandemia che sta affliggendo oggi il mondo sia come una gravidanza che potrebbe cessare la notte di Natale.