Salerno: a “Ruggi” in Iperbarica medici assistono mamma intossicata da monossido di carbonio
La venticinquenne di origine brasiliana, rimasta intossicata da monossido di carbonio con i due piccoli a Polla, non è ancora ristabilita completamente infatti il gas ha determinato un danno anche al cuore. I due bambini, fuori pericolo, sono assistiti nel centro di Medicina iperbarica dell’ospedale Santobono di Napoli.
La madre è affidata alle cure dei medici della Medicina d’urgenza del San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, guidati dal dottore Antonio Petrocelli e, soprattutto, della Camera Iperbarica che le ha salvato la vita.
Il dottore Dante Lo Pardo, Responsabile di Struttura Dipartimentale di Terapia Iperbarica e Medicina Subacquea della Struttura, con il suo staff è ancora in prima linea per assistere la giovane mamma.
I tecnici Valentina Amatruda e Domenico Terracciano, gli infermieri Francesco Scognamiglio, Angelo Montone e Carmine Di Capua, hanno assicurato qualificata assistenza.
“Stiamo facendo il possibile- sottolinea Lo Pardo – e siamo fiduciosi. Lei è giovane ed ha forza ma la situazione rimane delicata”.
La Camera Iperbarica, con il suo responsabile, continua la campagna di sensibilizzazione sui rischi del monossido di carbonio. In questi tempi, con il freddo più intenso, il monossido di carbonio è una delle principali cause di morte negli incidenti domestici. Stufe, camini, bracieri, possono essere mortali.