Proverbi africani: l’intelligenza
Padre Oliviero Ferro
Se l’ignoranza è un fenomeno negativo nell’esistenza umana, l’intelligenza è apprezzata come un alto valore e la via della saggezza. Intelligenti si nasce. Ma l’intelligenza va anche acquisita e maturata negli anni, con apprendimenti ed iniziazioni, con esperienze concrete e nuove scoperte. L’uomo intelligente è portato a lunghi passi nella vita. Egli si dimostra dagli atteggiamenti e comportamenti positivi nella vita pratica. L’uomo intelligente è l’uomo delle virtù maggiori: è un uomo d’interesse, di curiosità di sapere, di ascolto, di analisi dettagliata, di prudenza e di rispetto. Ma attenzione, perché l’intelligenza, come ogni talento, comporta i suoi limiti. Ecco i proverbi. “Ciò che allunga le orecchie della lepre non è il nulla, ma sono le sue astuzie” (Senoufou, Costa d’Avorio) (si dice di persone altamente intelligenti ed astute che riescono da sole ad ottenere incredibili successi nella vita).
“Chi chiede morrà certamente, avendo infastidito tante persone, ma non morrà da ignorante” (Toucouleur, Senegal) (facendo troppe domande, si dà fastidio alla gente, tuttavia si accumulano le conoscenze utili alla vita. In ogni modo, bisogna sapere che la sapienza generale insegna ad evitare gli eccessi). “Gli orecchi ben dotati crescono su una testa ben dotata” (Peul, Senegal) (l’anomalia anatomica del proverbio non ci deve interessare. Ciò che occorre sapere è la lezione. L’insegnamento è che le persone più intelligenti sono quelle che riescono ad arricchirsi di vari e tanti beni su questa terra. Si pensi al re Salomone dell’Antico Testamento: grazie alla sua intelligenza naturale, fu ricco di sapienza di Dio e di beni materiali). “L’uomo intelligente ha due parti: l’una per sé, l’altra per la sua famiglia” (Mande, Costa d’Avorio) (l’intelligenza del cervello non esclude la sensibilità del cuore.
Gli uomini veramente intelligenti dimostrano di saper conoscere le cose e di saper amare il prossimo). “L’intelligenza è come la frutta che si coglie nel giardino di casa” (Batabwa, Congo RDC) (intelligenti non sempre si nasce, lo si diventa anche imparando dagli altri). “L’intelligenza non è un pegno di lunga vita, altrimenti il mago non dovrebbe mai morire” (Tutsi, Rwanda) (pur essendo molto intelligenti, ci sono cose che non possiamo conoscere. Si raccomanda l’umiltà agli uomini naturalmente dotati). “Non c’è intelligenza che non presiede al futuro” (Hutu, Burundi) (l’uomo intelligente lo dimostra con la sua prudenza, con la capacità di previsione degli avvenimenti e quindi con l’intuito). “Se la parola è malata, gli orecchi siano in buona salute” (Peul, Senegal) (è un augurio che se la salute fisica è debole, quella mentale sia in buona forma e quindi l’uomo possa ancora rendere di più. Razionalismo?
No: E’ soltanto dimostrazione dell’importanza fondamentale delle capacità intellettuali nella vita dell’uomo). “Quando parli, parla a chi capisce” (Toucouleur, Senegal) (si raccomanda di dare consigli soltanto a una persona che li può capire. Non si può consigliare qualcuno affetto da pazzia). “La sua è solo una bellezza da gallina” (Serer, Senegal) (si dice di persone seducenti, ma poco intelligenti). Ora qualche proverbio in swahili. “Akili ni mali” (l’intelligenza è un dono, ricchezza). “Akili ni nywele; kila mtu ana zake” (l’intelligenza è come la capigliatura: ognuno ha la sua). “Akili nyingi huondoa maarifa” (troppa intelligenza caccia via la saggezza, le conoscenze). “Fumbo humfungia mjinga, mwerevu hungamua “ (l’enigma, il mistero è incomprensibile per l’ignorante, colui che vede chiaro ne capisce il senso).