Salerno: Covid, ritorno a Scuola in presenza, leader opposizione comunale Barone “Spetta a Dirigenti buonsenso e capacità gestione”
Penso che in questo momento di follia collettiva, come sempre sia chiesto ai Dirigenti di usare buon senso e capacità di gestire la complessità. Ciascuno di noi Dirigenti conosce le condizioni della sua scuola ed è in grado di decidere in autonomia se e quante classi debbano stare in Dad. Eviterei sospensioni generalizzate, mentre tutto il resto è aperto (bar, ristoranti, sale gioco, luci d’artista, ecc.). Il messaggio che lanciamo, è devastante. Se si va a ristorante, a cinema, a teatro, nei negozi iper affollati, si può contrarre il Covid, ma ciò non costituisce pericolo per sé e per la collettività, viceversa la scuola, stimata luogo pericoloso e di possibile contagio. Nel Liceo “Alfano I”, che dirigo, non si è contagiato nessuno. I casi positivi, docenti, studenti e Ata, si sono ammalati fuori della scuola, hanno comunicato immediatamente e nessun altro si è infettato. Certo la gestione è complessa e faticosa, ma non ci siamo mai tirati indietro. Sono sicuramente favorevole alla Dad, quando necessario, ma non procederei a chiusure generalizzate. La violenza dilagante tra gli adolescenti dice di una rabbia repressa, che non è più capace di esprimersi attraverso le parole e il conflitto delle posizioni, che è naturale e fisiologico, non potendo essere agito verbalmente, si trasforma in guerriglia urbana. Questo è molto pericoloso. La scuola è il luogo dove le persone imparano innanzitutto a stare e sostare nelle relazioni, anche quelle conflittuali.
Direi pertanto di usare la DAD, come abbiamo fatto in questi mesi, lì dove necessario, anche per tutta la scuola, ma senza sospensioni generalizzate che, ripeto, generano messaggi equivoci. Credo che l’attuale situazione metta più che mai a tappeto questioni che rischiano di mettere in gioco la vita. Pertanto occorre gestire la paura che rischia di sopraffarci e soprattutto procedere condividendo decisioni che riguardano l’incolumità ed il bene delle comunità che ci sono affidate.