Covid-19: vaccino obbligatorio lavoratori, FISI Sanità, sciopero generale settori pubblici e privati

Covid-19: vaccino obbligatorio lavoratori, FISI Sanità, sciopero generale settori pubblici e privati

La Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali premesso che su identiche motivazioni ha indetto ed effettuato, precedentemente, già scioperi di settore e generali, non sono mutate le motivazioni che hanno indotto la FISI a proclamare ed effettuare gli scioperi di cui prima, ciò premesso La Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali
proclama lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati di 48 ore, dalle ore 00.01 del 15.02.2021 alle 23.59 del 17.02.2021 a causa e per effetto delle seguenti motivazioni:
Lo sciopero generale trova, a nostro giudizio, solida motivazione nella difesa dei valori costituzionali minacciati
dai gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori. Esso riguarderà, nella loro totalità, i lavoratori soggetti ad obbligo di vaccino e di Certificazione verde semplice e rafforzata, pubblici e privati e/o comunque denominati, per come previsto dalle normative interessate.
Con l’adozione del D.L. 5 gennaio 2021 n 1 avente ad oggetto “ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID – 19” , il Governo Italiano ha ulteriormente limitato i diritti costituzionali dei lavoratori estendendo i termini di validità del cosiddetto “GREEN PASS” semplice , implementando un “GREEN PASS RAFFORZATO” (solo per vaccinati) ed imponendo un obbligo vaccinale ai lavoratori di età pari o superiore ai 50 anni, mortificando la libertà di scelta del singolo lavoratore, violando i limiti imposti dal rispetto della persona umana costretta – di fatti – a scegliere tra l’inoculazione del vaccino ed il diritto al lavoro e ad una retribuzione sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Tali disposizioni incidono profondamente anche sulle attività commerciali, sul lavoro autonomo e sulla dipendenza pubblica e privata distruggendo irrimediabilmente l’economia delle piccole e medie attività anche a conduzione familiare. Con le disposizioni governative,
permane il pericolo per tutti i lavoratori vaccinati e non vaccinati di infettarsi, trasmettere ed ammalarsi in quanto non è previsto per i vaccinati il cosiddetto “tamponamento” che escluderebbe nei vaccinati, comunque, la possibilità di essere stati infettati da SARS COVID 2. Dal lato dell’efficacia vaccinale – dopo aver appurato che il vaccino non evita nei vaccinati l’infezione dal virus, la trasmissione ad altri e la possibilità comunque di ammalarsi. Si è appreso dai dati pubblicati dall’I.S.S. il 28 dicembre u.s., che vengono ricoverati il 51,80 % dei vaccinati e che decedono il 57,35 % dei vaccinati. Bisogna chiaramente presupporre che la scelta del Governo di puntare esclusivamente sui vaccini e fallimentare. Permangono, però, e sono sconosciuti al momento, i rischi a medio e lungo termine della pratica vaccinale sugli umani che è, e rimane, pratica sperimentale fino a dicembre del 2023. Su tale aspetto il “Codice di Norimberga” – che è quell’insieme di norme fondamentali in ogni caso di sperimentazione medica su soggetti umani, – recita che il consenso volontario è assolutamente essenziale e che la persona interessata debba avere capacità legale di esprimere
il consenso; che essa sia nella condizione di poter esercitare un libero potere decisionale senza che si intervenga con la forza, con la frode, con l’inganno, con minacce o esagerando con qualsiasi forma di vincolo o coercizione; che essa abbia sufficiente conoscenza e comprensione degli elementi coinvolti nello studio (cioè gli ingredienti!), tali da permettere una decisione consapevole e ragionata. Questo ultimo elemento fa si che prima che il soggetto decida affermativamente sia informato circa la natura, la durata, lo scopo della sperimentazione, nonché dei metodi con cui verrà condotta, qualsiasi disagio o pericolo potenziale ed i possibili effetti sulla salute che potrebbero derivare dal partecipare alla sperimentazione. È utile rappresentare che
– al contrario di quanto affermato dal Codice di Norimberga – non è possibile, per la massificazione della pratica eseguita, ricevere negli HUB Vaccinali una informativa esaustiva sui possibili benefici e sui possibili rischi della vaccinazione rispetto alle proprie patologie e condizioni di salute psico – fisiche. All’HUB Vaccinale si arriva senza alcuna prescrizione medica e senza una anamnesi ed una storia clinica certa, compilando un semplice questionario preimpostato e sottoscrivendo un consenso informato estorto con la minaccia di sanzioni o di sospensione dal lavoro e da ogni retribuzione.
In ultimo si rappresenta che non sono venute meno tutte le motivazioni dei precedenti scioperi effettuati dalla FISI sulle gravissime limitazioni sulla libertà di espressione e di parola operate dal Governo e dagli Enti sussidiari dello Stato denominati “Ordini”. Infatti, allo stato attuale, almeno 5 dei nostri dirigenti sindacali e molti professionisti sanitari sono stati sottoposti a procedimenti disciplinari di sospensione dal proprio datore di lavoro o di radiazioni dall’ordine professionale di appartenenza per aver – in veste sindacale, o come liberi cittadini – avanzato critiche alla pratica vaccinale, ciò premesso
si precisa che lo sciopero qui proclamato è uno sciopero politico, essenzialmente diretto ad ottenere un intervento su materie di immediato interesse dei lavoratori, e anziché essere contro il proprio datore di lavoro, esso è contro gli organi politici, il Governo. Le rivendicazioni di sciopero riguardano il complesso degli interessi dei lavoratori che trovano disciplina delle norme poste sotto il titolo III della parte prima della Costituzione. La FISI ravvisa nella presente proclamazione di sciopero, comunque, la sussistenza dei requisiti di cui al comma 7 dell’art. 2 della legge 146/90
Tutto ciò premesso, ed in narrativa elencato:
LA FEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI INTERCATEGORIALI nella persona del legale rappresentante espresso in pedice con timbro e firma, indice lo sciopero generale comunica una astensione dal lavoro dalle ore 00.01 del 15 febbraio 2022 alle 23.59 del 17 febbraio 2022 di tutti i lavoratori pubblici e privati, liberi professionisti e/o comunque denominati.
Saranno garantite le prestazioni indispensabili, in osservanza delle regolamentazioni di settore. Le modalità di adesione allo sciopero generale saranno comunicate con atto separato nei termini previsti dalla legge 146/90 e successive modifiche. Distinti saluti.
Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali
Segretario Generale