Roma: Lega, Università turche, prof. Tommasetti “Ferma condanna a repressione di Erdogan”
“Dopo 94 giorni di carcere, sono finalmente liberi i due studenti dell’Università del Bosforo di Istanbul, incarcerati lo scorso ottobre per aver protestato contro la nomina governativa dei rettori in Turchia. Spero che vengano presto assolti.
L’oppressione delle idee, soprattutto nelle università, è inaccettabile e va sempre condannata”. Così il prof. Aurelio Tommasetti, Responsabile Nazionale Dipartimento Università della Lega.
“L’azione repressiva di Erdogan non si placa e continua a spaventare l’occidente – continua Tommasetti – cambia il contesto, il momento, la motivazione ma appare immutabile il destino di chi prova ad opporsi, sia pur pacificamente e legittimamente, alle scelte del governo turco. Questa volta sono gli atenei ad essere stati presi di mira perché, da oltre un
anno, migliaia di studenti e professori universitari contestano la pratica della nomina governativa dei rettori, ritenuta una mossa per imporre l’egemonia dittatoriale. Durante questo periodo, molti di loro sono stati incarcerati e diversi docenti sono stati licenziati. Tutto questo è deplorevole”.
“Da anni, come Lega – conclude Tommasetti – condanniamo con fermezza il regime oppressivo, estremista e sanguinario di Erdogan, reo di violare i diritti civili e la libertà dei cittadini. Come ex rettore, da sempre vicino ai giovani, esprimo la mia solidarietà a tutti gli studenti e ai colleghi che hanno subito e stanno sopportando soprusi ingiustificabili”.