Salerno: furto al Santuario Maria SS. del Carmine, sottratti calice ed ostensorio d’argento del ‘700
Rita Occidente Lupo
Teca in frantumi, quella contenente l’antico ostensorio, custodito nel Museo del Santuario Maria SS. del Carmine. Ancora una volta, il tempio di culto mariano, aperto fino a tarda sera, per permettere a tanti che frequentano Via Carmine di poter lanciare una preghiera verso il cielo alla Vergine del Carmelo, in preda a sottrazioni. In tale luogo sacro, purtroppo ladri di professione o improvvisati, entrano furtivamente, per sottrarre oggetti di culto preziosi. “Non è la prima volta -riferisce il Priore dell’Arciconfraternita, Paolo Califano, con enorme dolore -. Ieri sera, intorno alle ore 21,00, dei malviventi sono entrati in chiesa, nel Museo dove sono esposti diversi oggetti sacri anche antichi e, con una pietra, probabilmente raccolta dal marciapiedi, hanno mandato in frantumi una teca, sottraendo un ostensorio ed un calice in argento del ‘700. Era in sagrestia don Biagio Napoletano, il Rettore del Santuario, che stava recitando l’Ufficio vespertino. Al fragore della rottura del vetro, don Biagio temendo un sinistro in strada, s’è precipitato dalla sagrestia, ma purtroppo ha dovuto incassare l’amara sorpresa del furto sacrilego, mentre due individui guadagnavano l’uscita velocemente, per darsi alla fuga su un motorino. Avvertite le Forze dell’Ordine, l’intervento con la Polizia Scientifica, per rilevare le impronte lasciate sulla teca. Al momento restiamo in attesa di notizie, vorremmo positive di ritrovamento degli oggetti sacri, tra tanta amarezza per il gesto e per il danno. Il Santuario resta aperto anche durante la pausa pranzo, per offrire la possibilità di un momento di raccoglimento e di preghiera individuale in orario meno trafficato, così come la sera. Ma, a quanto pare, continua il male, proprio laddove si cerca di seminare il bene!”