Firenze: Popolo della Famiglia, lettera aperta a Presidente Ordine Medici di Salerno “Vogliamo conoscere realtà dei fatti su caso dottor Gerardo Torre e su cure domiciliari precoci”
Ci troviamo da due anni in una situazione distopica di stampo orwelliano, tipo “1984”, ma pochi paiono rendersene conto.
Il Popolo della Famiglia di Firenze ha infatti appreso con sconcerto dall’agenzia informativa La Nuova Bussola Quotidiana, che il dottor Gerardo Torre, medico di Pagani che ha curato con protocolli di cure precoci domiciliari, guarendoli, 3.700 pazienti Covid, rischia ora una sospensione da parte del suo Ordine dei Medici, quello di Salerno. Egli è stato infatti segnalato all’Ordine da alcuni colleghi, per aver tenuto un comportamento scorretto. Vale a dire, per aver non seguito le linee guida governative di “paracetamolo e vigile attesa”, e anche per essersi preso cura di pazienti che non avevano avuto modo di farsi curare dai loro medici di famiglia, colleghi di Torre nel medesimo distretto sanitario.
Nell’imminenza dell’audizione inquisitoria del dottor Torre presso l’Ordine, prevista per dopodomani giovedì 28 gennaio, il Referente del Popolo della Famiglia per Firenze, Pier Luigi Tossani, ha indirizzato in proposito una dettagliata lettera aperta (il cui testo integrale è allegato alla presente) al Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Giovanni D’Angelo, nonché al Premier Mario Draghi, al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e al Presidente aggiunto del Consiglio di Stato, Franco Frattini. Ne riportiamo di seguito le conclusioni:
“Il Presidente aggiunto del Consiglio di Stato, dott. Franco Frattini, legge anch’egli questa missiva. A lui vogliamo dire che il nocciolo della questione sembra stare propriamente nelle parole dell’avv. Erich Grimaldi del Comitato UCDL, che abbiamo sopra citato. Nel più classico, penoso e ambiguo stile italico, ciascuno dei diversi attori della vicenda – e sono davvero molti, vediamo che oltre al Ministero della Salute e al Consiglio di Stato ci stanno dentro anche FIMMG, AIFA e CTS, ha piazzato schermi fumogeni e si è rimpallato le responsabilità, mentre i malati di Covid sono morti a migliaia. E speriamo si possa appurare presto se questo è effettivamente avvenuto a causa del protocollo di cura governativo che molti hanno definito disastroso, portando argomenti puntuali. Nessuno dei suddetti attori ha avuto il coraggio di dire che il protocollo di “paracetamolo e vigile attesa” era sì, forse, formalmente facoltativo, ma in pratica diventava una scelta obbligata, a meno che il medico tenesse la schiena diritta e rischiasse in proprio, come ha fatto il dottor Torre. Presidente Frattini, in Consiglio di Stato, vorrete avere un sussulto di dignità, e chiarire la questione nella Camera del 3 febbraio prossimo, quantomeno circa l’obbligatorietà o meno del protocollo? Lo vedremo presto.
Al Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, chiediamo:
- in prima istanza, che sia rapidamente accertata la validità, o meno, dei protocolli di cura precoce domiciliare adottati dal dottor Torre. Se Torre ha prodotto dati falsi a comprova delle sue affermazioni, che sia severamente sanzionato. Se invece Torre ha detto il vero, che l’Ordine da Lei presieduto riconosca pubblicamente la validità dei protocolli in questione, li raccomandi ai medici del territorio, con contestuale revoca immediata del protocollo governativo, se effettivamente accertato dannoso per la salute, come abbiamo in precedenza prospettato. Ribadiamo, il tutto salvo verifica previa. Ma questa verifica va fatta, subito. Eventuali danni alla popolazione assistita, dovranno essere valutati in sede giudiziaria civile e penale.
- Ancora solo e soltanto nella seconda eventualità, cioè se emergerà che il dottor Torre ha detto il vero, l’Ordine da Lei presieduto, come ultimo atto della sua gestione, richiami perentoriamente i colleghi che hanno firmato la denuncia contro di lui, al dovere morale di porgergli le loro scuse. Eventuali danni morali al dottor Torre, ed eventuali danni fisici alla popolazione assistita, dovranno essere valutati in sede giudiziaria civile e penale.
- Ancora solo e soltanto nella seconda eventualità, ci vediamo purtroppo costretti a chiedere le Sue dimissioni, insieme a quelle del Consiglio Direttivo dell’Ordine da Lei presieduto, ove emergesse che in questo biennio covidico esso non avrebbe coordinato i medici territoriali in modo corretto, indirizzandoli verso le terapie effettivamente efficaci a ottenere la guarigione dei malati. Nella suddetta ipotesi sarebbe infatti indispensabile che ciascuno si prenda le proprie responsabilità, sia a livello locale che nazionale, e che quindi la Direzione dell’Ordine fosse azzerata, per poi essere ricostituita con figure non compromesse, in modo da ripristinare una sia pur minima condizione di credibilità. Eventuali danni alla popolazione assistita, dovranno essere valutati in sede giudiziaria civile e penale.
Tutto ciò premesso, che dobbiamo dire, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Ministro della Salute Roberto Speranza, che leggono anch’essi la presente segnalazione?… Ricordiamo loro che, a prescindere dall’obbligatorietà, sulla questione dell’efficacia e della pericolosità, o meno, del protocollo di cura governativo, comparato a quelli di cure precoci domiciliari, pendono ormai i due esposti penali presentati dal Comitato UCDL alle procure di Bergamo e Roma. Signori, per prendere una decisione vorrete attendere l’esito dei due complessi procedimenti, o piuttosto osservare con attenzione le evidenze dell’imminente audizione del dottor Torre, presso l’Ordine dei Medici di Salerno, e muovervi tempestivamente di conseguenza, per il bene della popolazione? In mancanza, è logico che, per quanto sopra, insista a breve la nostra richiesta delle Vostre dimissioni e della contestuale apertura della crisi di Governo.
Indirizziamo la presente anche ai Referenti dei partiti di Governo e al Referente del partito di opposizione, per doverosa conoscenza”.