Salerno: Associazione Radicale “Maurizio Provenza”, segretario Salzano “Italia peggio della Tunisia”

Salerno: Associazione Radicale “Maurizio Provenza”, segretario Salzano “Italia peggio della Tunisia”
Già Marco Pannella preconizzò l’utilizzo dei vaccini obbligatori quale arma per la coercizione di massa contro il dissenso al Regime. Oggi siamo nella peggiore compagnia con il governo di Tunisi che, di recente, ha sbarrato drammaticamente le porte del Parlamento ai parlamentari democraticamente eletti, soltanto perché in gran parte colpevolmente musulmani. Di peggio invece riesce ai “migliori” del governo di Roma che sbattono letteralmente fuori dal Parlamento con inaudita violenza la sola Sara Cunial. La deputata obiettore di coscienza rea di non essersi vaccinata a cui è stato impedito di esprimere liberamente il proprio voto a queste ultime illegali elezioni del Capo dello Stato. Il tutto consumato nell’indifferenza dell’accreditata
“Stampa&Regime” testimone silente del perpetrato gravissimo attentato ai diritti civili e politici di tutti noi cittadini.
Costoro, ostinatamente renitenti allo Stato di diritto, propugnano e perseverano nello Stato di eccezione contro il nostro e loro ordinamento, famelici in modo patente divorano e occupano le Istituzioni, la legge, la Costituzione, le Convenzioni e i trattati internazionali. Tutti i consessi democratici hanno bisogno di legittimità per poter essere recepiti soprattutto tali dagli elettori, mica però ci dicono perché violano la loro e la nostra legittimità, mica ti dicono perché la democrazia è soltanto reale (com’era appunto nei Paesi di socialismo reale) anziché sostanziale. Il Regime nella sua peggiore ultima espressione è degenerato dalla spartitocrazia al violento dispotismo che trova nel despota di turno il “legibus solutus” con il suo patriarcale familismo amorale, sostenere candidamente e persino commuoversi: “la legge sono io!”. Così di fatto s’accentra la oramai dissolta divisione di poteri su cui fondano le democrazie liberali, arringando compiaciute piazze mediatiche di simoniaci.
Chi dissente rischia di divenire soltanto funzionale alla propaganda di un Regime violento e spietato senza che ahinoi si dimensioni e (ri)moduli la lotta nonviolenta per precisi obiettivi e stretti tempi contingentati. Da incardinare soprattutto sul piano di un sostanziale diritto transnazionale sempre più codificato e accessibile. Anche perché poi vichianamente la
storia in sé non si ripete mai allo stesso modo, figurarsi in quest’epoca digitale e di veloce globalizzazione.
La peste italiana, il “caso Italia” da tempo divenuto il caso Europa sono oggetto appunto della lotta del Partito Radicale, nella sua accezione nonviolenta, transnazionale e transpartita (organizzazione non governativa con Status Consultivo Generale di prima categoria presso il Consiglio economico e sociale dell’ONU), per quella che è, rimane la pannelliana transizione
verso lo Stato di diritto democratico, federalista e laico. Obiettivo centrale della battaglia Radicale forse purtroppo inspiegabilmente sospeso, ma certamente da (ri)conquistare da subito all’agenda politica e militante con la convocazione urgente di un Consiglio Generale del Partito straordinario e monotematico. Che possa impegnare gli organi dirigenti, segretario
e tesoriera alla costituzione veloce di un Comitato di scopo che si (pre)occupi con agile mandato a termine di denunciare in ogni consesso i comportamenti “criminogeni” degli ultimi e dei tanti governi italiani. Dal Consiglio d’Europa (il suo Comitato dei Ministri e l’Assemblea dei parlamentari) alla Commissione diritti umani dell’ONU a Ginevra. Di adire soprattutto a tutte le giurisdizioni sovranazionali a partire dalla Corte EDU di Strasburgo alle Corti dell’Aia penale internazionale e penale internazionale per i crimini contro l’umanità. Quali “Norimberga” del diritto e dei diritti umani fagocitati da questi bulimici infami Regimi illiberali Euro-Mediterranei.
“La costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.” Quel pieno di benzina quotidiano a cui ci esorta Piero Calamandrei è la responsabilità consapevole per cui ci invita Marco Pannella a non far si che tu possa compiere il peggiore dei crimini appunto rimanere con le mani tra le mani davanti alla strage del diritto che è strage di popoli ..

Donato Salzano, segretario Associazione Radicale “Maurizio Provenza”  tra i trecento autoconvocati del 40° Congresso straordinario di Rebibbia del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito