Salerno: Memoria in Movimento, totale e incondizionata solidarietà all’Anpi
Ha pienamente ragione il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, quando afferma “l’attacco all’Anpi è un attacco al movimento per la pace”. L’associazione Memoria in Movimento, non solo in quanto aderente a “Un Ponte Per” che è una delle tantissime sigle che hanno fondato la “Rete nazionale per la pace e il disarmo”, ma in quanto pacifisti e militanti per la pace siamo pienamente dentro il movimento per la pace. Lo stesso presidio di ieri a Salerno, a cui abbiamo partecipato e nel nostro piccolo contribuito a organizzarlo, il primo punto della documento di convocazione diceva “Condanniamo in modo fermo l’azione militare iniziata da ieri notte in Ucraina da parte della Federazione Russa. Ancora una volta si sceglie la follia della guerra, i cui impatti più devastanti ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, per colpa di sete di potere, di rivendicazioni nazionaliste, di interessi particolari soprattutto legati al profitto armato. Esprimiamo la massima solidarietà alle popolazioni coinvolte e sosteniamo tutti gli sforzi della società civile pacifista in Ucraina e Russia per arrivare ad una cessazione immediata delle ostilità e poi intraprendere una strada di vera Pace e riconciliazione.”
Non ci meravigliamo quindi che testate come il “Il Tempo” abbiano iniziato a “bombardare” con l’inchiostro dei loro articoli il movimento per la pace. Hanno deciso di iniziare attaccando l’Anpi e siamo coscienti che continueranno. Auspichiamo solo che continueranno nella loro campagna NON perché tramite la loro proprietà, devono “oleare” di più i canali di pompaggio di soldi alle industrie legate alle spese militari, ma per convinzione. Loro continueranno esattamente come continueremo noi testardamente con la consapevolezza della forza della ragione. Chi è davvero affianco al popolo Ucraino e, aggiungiamo, a tutte le popolazioni che da anni sono vittime di conflitti e occupazioni (l’elenco è lunghissimo ci limitiamo a citare il popolo Curdo, la Siria, lo Yemen, la Palestina, il Sahara occidentale) NON PUÒ METTERSI L’ELMETTO IN TESTA E FAR PARTIRE I PROPRI MILITARI (attualmente sono 2000 soldati italiani presenti su quel scenario e tutto ciò avviene senza nemmeno di uno straccio di discussione nel Parlamento). La soluzione non è mai nelle armi e negli eserciti. Né tantomeno riponendo “con una cieca obbedienza” alla logica armata e nuclearista delle potenze più o meno super e alle loro articolazione, NATO e Federazione Russa, in primo piano. Ed è per questo che non vedrete mai la nostra piccola associazione manifestare insieme agli autoproclamati “pacifisti” che chiedono a gran voce l’intervento armato della Nato e dei paesi europei. Chi come noi è affianco al popolo Ucraino non può però tacere né sulla presenza neonazista nell’esercito ucraino come il “Battaglione Azov” (https://europa.today.it/fake-fact/chi-sono-nazisti-ucraini.html) che dal febbraio del 2019 è stato “integrato” nella guardia nazionale addestrato dalla Nato, né smettere di denunciare gli attacchi armati alle popolazione del Donbass. Cosa che facciamo da 8 anni. Ed è per questo pensiamo che il modo migliore per esprimere la nostra solidarietà all’Anpi e a noi tutti del Movimento della Pace è quello di continuare nel percorso e nel rafforzamento delle nostre iniziative contro la/le guerra/e e per il disarmo, la pace e la giustizia sociale.