Salerno: interrogazione consigliere comunale Celano su “Salerno Pulita”
Il sottoscritto, Roberto Celano, Consigliere Comunale, PREMESSO CHE:
– nonostante l’Amministrazione, in risposta alla interrogazione presentata dallo scrivente, abbia assicurato di aver diffidato il management di Salerno Pulita a sospendere la gara per la selezione di 25 unità lavorative, l’Ente partecipato sta proseguendo nell’iter relativo alle procedure assunzionali;
– il proseguimento delle procedure non solo appare poco opportuno in quanto l’amministrazione dell’Ente partecipato disattende con evidenza l’indirizzo del socio, avendo violato l’art. 9 del disciplinare sul controllo analogo, ma potrebbe causare danni erariali (per l’impiego di mezzi e personale per l’espletamento della gara), nel caso in cui il Comune, dopo attenta valutazione, imponesse il definitivo blocco delle assunzioni;
– con precedente interrogazione del 26/01/2022, lo scrivente chiedeva di sapere se, ed eventualmente, quanti dipendenti della Salerno Pulita dal 2016 (da quando è in vigore la L.r. 14/2016) ad oggi sono stati trasferiti dal settore pulizia a quello del ciclo integrato dei rifiuti (con specifica indicazione della data per ciascuno di essi) e se ci fosse intenzione di trasferire , nel prossimo futuro, ulteriore personale dal ciclo integrato alle pulizie, senza aver avuto risposta al quesito;
– la suddetta procedura di “trasferimento” interno di personale da un servizio all’altro apparirebbe, infatti, elusiva della norma (L.r. 14/2016) che impone la mobilità a vantaggio dei lavoratori espulsi dagli altri enti del ciclo integrato ed in cerca di nuova collocazione;
– in Commissione Trasparenza, l’a.d. della Salerno Pulita, dott. Vincenzo Bennet, difendeva la necessità di assumere nuovo personale (25 unità), asserendo che lavoratori della partecipata hanno di recente lasciato l’Ente per il raggiungimento dei limiti d’età o sarebbero in procinto di farlo;
– appare, però, paradossale che i pensionamenti della Salerno Pulita riguarderebbero esclusivamente il settore delle pulizie, che conta circa 1/9 dei lavoratori in organico, e non anche i servizi che attengono il ciclo integrato e per cui dovrebbe ricorrersi alla mobilità del personale espulso dal lavoro;
– il bando per la selezione del personale prevede limitazioni inaccettabili che impediscono la partecipazione ai cittadini in cerca di occupazione che hanno più di 36 anni o, anche, che rientrano nell’età limite ma che sono stati di recente espulsi dal mondo del lavoro;
– tali limitazioni appaiono un impedimento intollerabile per tanti salernitani che hanno figli e famiglie ed hanno serie difficoltà di natura economica e sociale ed impediscono, altresì, di partecipare alla selezione a quei lavoratori che hanno operato per anni su cantieri del comune, anche per altri servizi, e per cui il Comune pretenderebbe, con la clausola sociale, il riassorbimento da aziende private;
– la necessità di assumere nel solo settore delle pulizie appare poco plausibile, considerato che, a fronte del pensionamento di alcuni lavoratori (come dichiarato dal dott. Bennet), di recente si è avuto la riduzione di taluni servizi espletati, con la “perdita” dell’appalto di pulizia del Tribunale;
– il bando in questione introduce, incredibilmente, la graduatoria per sesso, predeterminando il numero delle donne e degli uomini da assumere con indubbia discriminazione per i partecipanti e mortificazione del merito;
– la suddetta modalità (di dubbia legittimità) e le restrizioni previste sarebbero motivate dalla necessità di accedere a sgravi contributivi e di “risparmiare” sul costo del personale da assumere;
– tale motivazione appare poco plausibile, considerato che esistono numerose ipotesi di sgravi fiscali e contributivi a cui accedere (bonus occupazione giovani, bonus donne, decontribuzione sud, bonus assunzione reddito cittadinanza, incentivi apprendistato, incentivo assunzione al sud, bonus giovani genitori, agevolazioni per over 50, incentivo per sostituzione lavoratori in congedo, bonus disabili, bonus rioccupazione, bonus assunzione lavoratori aziende in crisi, incentivo percettori Naspi, incentivo percettori CIGS da almeno tre mesi, incentivo percettori ADR e CIGS, solo a titolo esemplificativo) che, pressoché, si equivalgono in termini di benefici, tant’è che le eventuali differenze, risibili in termini di risparmio economico, non possono assolutamente giustificare impedimenti e barriere alla partecipazione ad una selezione di un Ente partecipato, né discriminazioni per sesso;
– il beneficio economico addotto a motivazioni, per la verità poco plausibili, appare in ogni caso non giustificare la predeterminazione del numero di donne e uomini da assumere, che “malignamente” potrebbe essere intesa come necessità clientelare più che come dettata da criteri di economicità (perché non 25 donne? Perché non 18 donne e 7 uomini?);
– l’Amministrazione pubblica non può chiedere ad Enti privati di assorbire personale espulso dal mondo del lavoro impegnato su cantieri del territorio, per poi escluderli completamente da proprie selezioni, adducendo poco plausibili motivazioni di economicità.
TANTO PREMESSO
Chiede per sapere
– quanti lavoratori della Salerno Pulita SpA dal 2016 (da quando è in vigore la L.r. 14/2016) ad oggi sono stati trasferiti dal settore delle pulizie a quello del ciclo integrato dei rifiuti (con specifiche indicazioni delle date per ciascuno di essi);
– quante persone oggi operano presso la Salerno Pulita SpA nel settore del ciclo integrato e quante nelle pulizie;
– quanti lavoratori, impegnati nel ciclo integrato, sono andati in pensione dal 2016 ad oggi e quanti nel settore delle pulizie;
– quanti pensionamenti ripartiti per i due suddetti settori si avranno nel prossimo anno;
– se l’Amministrazione intenda verificare se la Salerno Pulita abbia trasferito personale dalle pulizie al ciclo integrato, al fine di assumere nel settore delle pulizie ed eludendo di fatto l’art. 44 della L.r. 14/2016, che impone di utilizzare le unità di personale dei Consorzi di bacino della regione sui servizi relativi all’igiene urbana;
– se e come l’Amministrazione intenda intervenire avendo il management della Salerno Pulita SpA disatteso l’intimazione di sospensione delle procedure assunzionali;
– se l’Amministrazione condivida e ritenga legittimo e/o corretto che la Salerno Pulita proceda ad una gara con limitazioni inaccettabili alla partecipazione alla stessa per aspiranti lavoratori salernitani, oltre che per le unità che operano già su cantieri della città espulsi dal lavoro di recente e, per cui, in maniera a dir poco contradditoria, si chiede poi tutela ad aziende private;
– se l’Amministrazione condivida la pratica quasi “medievale” di procedere alla redazione di graduatorie per sesso e la discriminante decisione di prestabilire il numero di donne e di uomini da assumere, che non appare giustificabile neppure da ragioni di economicità o risparmio;
– se l’Amministrazione ritenga che un risparmio risibile (poca è la differenza tra ciascuna delle tante agevolazioni previste) possa giustificare che una società interamente partecipata da Ente pubblico ponga limitazioni discriminanti ed inammissibili a salernitani in cerca di lavoro, che non potranno inopinatamente partecipare alla selezione;
– se appare plausibile all’amministrazione che vi sia necessità di assumere 25 unità nelle pulizie (pari a circa il 50% del personale ad oggi impiegato nel settore) e nessuno sui servizi del ciclo integrato che impiega, invero, gli 8/9 circa della forza lavoro della Salerno Pulita SpA;
-se, per tutto quanto scritto sopra ed in premessa, l’Amministrazione non ritenga di dover intervenire per sospendere definitivamente la selezione e per dare un indirizzo serio alle modalità di assunzione delle partecipate.
Salerno 18/03/2022
Il Capogruppo FI dott. Roberto Celano