Eboli: Dunyaa, blitz Campolongo “Volontà di ripristinare legalità su fascia costiera condivisa, ma con limiti”
Questa mattina alle ore 8 si sono svolti i controlli sui residenti nella zona litoranea di Eboli. L’operazione, il blitz, è avvenuto con la Prefettura, la polizia municipale, i carabinieri della compagnia di Eboli, un funzionario dell’Asl, un veterinario e assistenti sociali. Tutto in diretta social.
Le condizioni in cui vivono i migranti sono disperate sia per le strutture, alcune delle quali abusive, sia per le condizioni igienico sanitarie capaci di far sobbalzare anche i più forti di stomaco.
Questa situazione è lì da anni e tutti i cittadini di Eboli ne hanno coscienza come ne hanno coscienza anche le Istituzioni. L’assessore con delega alla sicurezza e alla Municipale, Antonio Corsetto ha dichiarato: «Dobbiamo ridare dignità alla zona di Campolongo. Dobbiamo ridare dignità anche alle persone perché ci sono abitazioni in cui troviamo fino a venti persone».
E’ stato puntualizzato che si è trattato di una verifica e che «Al momento – hanno fatto sapere dalla Casa Comunale- si è proceduto solo ad una verifica dell’effettiva situazione, ma nessuno sgombero.
L’Aps Dunyaa, in qualità di organizzazione che opera sul territorio in sostegno delle comunità migranti e che ha come punto chiave nel proprio statuto la missione di confrontarsi con le istituzioni sulle problematiche vissute tra i popoli che si insediano dalla notte dei tempi sulla Piana del Sele, al fine di trovare in maniera pacifica percorribili strade di convivenza tra unicità identitarie, è assolutamente sbigottita dal modo e dalla maniera in cui sono state effettuate queste verifiche.
«L’assessore Corsetto ha perfettamente ragione quando esprime la volontà di operare affinché venga tutelata la dignità dei luoghi e degli esseri umani che vi abitano- afferma il presidente dell’Aps, Ibrahim Diop-. Siamo al suo fianco. Però crediamo fermamente che il modo con cui è stata concepita questa operazione vada in tutte le direzioni tranne che in quella della dignità. Verificate le abitazioni che palesemente sono costruzioni di fortuna senza alcuna agibilità, posto che nessuno sarà sgomberato, dando per assodato che contestualmente, non essendo pronto un piano per dare una immediata collocazione dignitosa alle persone, ci risulta scontato che questa sera stessa, a poche ore dal blitz, tutti i migranti che alle 8 sicuramente erano al lavoro nei campi della Piana già da qualche ora, torneranno in quelle stesse abitazioni per mangiare, dormire e riposare prima di tornare nei campi domani. E allora, come si può parlare di operazione se poi non c’è una soluzione immediata? La dignità va ricercata e va trovata ora, se non si vuole rischiare di dare l’impressione che l’operazione sicurezza si trasformi in una operazione di propaganda».