Racconti africani: basta litigare
Padre Oliviero Ferro
La mano, l’orecchio e la zanzara erano compagni. Un giorno, la zanzara invitò gli altri due a cena. Erano a tavola in una veranda ben areata, quando si alzò il vento. La povera zanzara dovette scusarsi: “Amici miei, non sono abbastanza pesante per resistere a questo tornado. Vogliate avere un momento di pazienza. Io vado a ripararmi per un po’ nella mia stanza”. Gli altri aspettarono un po’, ma dato che la zanzara tardava a ritornare, l’orecchio disse: “Mano, cominciamo a mangiare. Questi piatti hanno un buon profumo e io non ci vedo più dalla fame”. I due convitati, senza aspettare altro tempo, si misero a mangiare. All’inizio, lentamente, poi con molto appetito, così che la zanzara, quando uscì dalla sua camera e potè venire a tavola, non trovò più niente. “Ehi” disse “chi ha detto di cominciare il pasto senza aspettarmi?”. La mano rispose: “E’ stato l’orecchio”. La zanzara, arrabbiata, si lanciò all’assalto dell’orecchio, mentre la mano cercava di mettersi in mezzo, dicendo: “Amici miei, calmatevi, non litigate”. E così è da quel tempo che quando la zanzara cerca in tutti i modi di arrivare all’orecchio, la mano cerca di cacciarla via. Se la zanzara non avesse cercato di vendicarsi, la discussione sarebbe terminata da molto tempo.
Come dice il proverbio “Il tuo compagno ti spinge nella kitinga (liana spinosa) e tu lo spingi nella kimpangampanga” (albero spinoso, che serve per fabbricare i tamburi). (In una discussione, cerca di rispondere a un argomento con un altro argomento più forte e più convincente; se ti si presenta un proverbio, trovane un altro più chiaro in tuo favore. Essere duri con qualcuno, è provocarlo a farlo diventare più duro verso di te…Sii amabile e buono con tutti, se tu desideri che lo si sia verso di te).