Salerno: città turistica tra inquinamento marino e degrado infrastrutturale
Gaetano Perillo
Hanno attirato la mia attenzione due argomenti di questi giorni, uno relativo al grave stato di inquinamento del mare antistante il litorale di Salerno, dalla spiaggia di Santa Teresa fino oltre la foce del fiume Irno, e l’altro riferito alla condizione pietosa e inaccettabile che da anni viene tollerata per l’ex Ostello della Gioventù sull’arenile del lungomare Tafuri.
La prima situazione fa apparire velleitario e inutilmente dispendioso il programmato ripascimento del litorale salernitano. A cosa servirà una lunga distesa di spiagge quando il tratto di mare circostante dovrà essere dichiarato “non balneabile”, perché giallo torbido o variamente inquinato?
Quanto al caso dell’ex Ostello della Gioventù, sembra inconcepibile che ancora non si sia trovato il modo di imporre ai responsabili di quella situazione di intervenire, evitando di deturpare un’area che rappresenta il punto di accesso ai quartieri e ai litorali orientali della città.
Sotto questo aspetto, sarebbe il caso che Italia Nostra, sempre pronta a denunciare fatti e misfatti attinenti il decoro urbano, facesse sentire la propria voce elevando proteste e promuovendo azioni atte a far rimuovere definitivamente lo sconcio ivi esistente.
E la pubblica Amministrazione si dimostri non solo solerte ma soprattutto “coraggiosa” nel prendere nella dovuta considerazione tali problematiche. Lo richiedono l’interesse dei cittadini, il decoro della città di Salerno e le giuste aspettative di chi viene a visitarla per motivi di lavoro o a scopo turistico.
Ritengo più realistico un ridimensionamento dell’estensione del tratto di litorale che sarà oggetto di ripascimento e, con il recupero delle relative risorse, trovare un idoneo e compromesso che dia all’ex Ostello della Gioventù una decente nuova destinazione d’uso.