Salerno: Gioventù Nazionale – FdI, ricordo 50° uccisione Carlo Falvella
Fratelli d’Italia Salerno e il suo movimento giovanile Gioventù Nazionale, in occasione del cinquantesimo anniversario del tragico assassinio di Carlo Falvella, giovane militante del Fuan salernitano, si apprestano ad organizzare una serie di iniziative volte a ricordare il giovane missino vittima dell’odio politico. Il programma del partito della Meloni prevede un convegno “Da Generazione ’78 a Generazione Atreju” per sabato 2 luglio p.v. presso la Presidenza Provinciale di FdI (Via Roma, 28 – Salerno) con il Presidente Provinciale di GN Alfonso Pepe, il componente dell’esecutivo nazionale Italo Cirielli, il Sen. Antonio Iannone ed il presidente nazionale di Gioventù Nazionale Fabio Roscani che parleranno della militanza di ieri e di oggi; il giorno 7 luglio, invece, ci sarà, a Via Velia, altezza Piazza Flavio Gioia, la deposizione della corona di fiori. Alle manifestazioni parteciperanno i dirigenti provinciali e regionali di FdI e di Gioventù Nazionale. A tal proposito il Sen. Antonio Iannone dichiara: “La tragica morte di Carlo Falvella del 7 Luglio 1972 continua, a distanza di cinquant’anni, a scuotere le coscienze di quanti a Salerno (ma non solo) militarono e militano a destra. Ogni anno la data rinverdisce il dolore per la morte di un diciottenne che fu carne e sangue di una Comunità e che fu vittima di una guerra civile a bassa tensione: tra cattivi maestri predicatori di odio e giovani convinti di essere soldati di idee infallibili fu, inevitabilmente, amore a prima vista. La mancanza di una pacificazione nazionale frutto di un percorso storico metabolizzato attraverso il confronto delle Idee (e non lo scontro delle ideologie), il sopravvento della violenza che lasciava fiutare l’odore del sangue a marmittoni e paracarri di entrambi gli schieramenti, il desiderio della rivincita storica contrapposto all’ utopia del socialismo reale in Occidente, rappresentarono una miscela esplosiva, un brodo di sentimenti primordiali in cui frustrati trovarono balordi motivi di protagonismo sociale e nullatenenti culturali trovarono imperfetti modelli comportamentali di riferimento. Certamente ci fu chi con lealtà ed onestà intellettuale pensò al campo opposto come al luogo dell’ avversario e non del nemico ma sentire qualche decontestualizzato nostalgico (a destra come a sinistra) esaltare quella stagione come il tempo delle grandi idealità offende le intelligenze e rende vano il sacrificio di Carlo e di tutti i caduti degli anni di piombo. Non furono incidenti di percorso, furono morti inevitabili in un conflitto inutile che nulla ha restituito o aggiunto alla storia italiana. Il clima degli anni Settanta non deve tornare mai più, le Istituzioni devono svolgere un ruolo affinché l’impegno politico giovanile trovi una giusta collocazione di sistema che lo preservi dalle pericolose oscillazioni tra fanatismo ed apatia. Nel ricordo del sacrificio di Carlo e di quanti caddero nella convinzione adamantina che servendo le proprie Idee si serve la Patria pongo il mio impegno di Parlamentare”.
Alle dichiarazioni del Senatore di FdI, fanno eco quelle del Presidente provinciale di GN Alfonso Pepe: “ “La nostra storia si tramanda di generazione in generazione, solo noi abbiamo tenuto acceso il ricordo di Carlo ricordandolo ogni anno. Quest’anno con tutto il movimento giovanile provinciale, regionale e nazionale ricorderemo Carlo che ha pagato con la vita la sua Passione per la politica. Nella speranza che mai più ci saranno vittime di crimini politici come lo è stato il nostro Carlo”.