Cava de’ Tirreni: Polizia, deferiti 2 fratelli coltivatori di cannabis
A seguito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio miranti- in particolare- al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti destinato soprattutto ai giovanissimi abitanti di Cava De Tirreni, gli Agenti di Polizia del Commissariato hanno scoperto — a seguito della tradizionale attività di osservazione e analisi del territorio — che due fratelli — originari di Cava — coltivavano piante di cannabis da trasformare in Marijuana.
Dopo aver acquisito la notizia ed aver effettuato i necessari riscontri, gli agenti hanno eseguito le perquisizioni ai domicili dei due fratelli, che abitano a poca distanza l’uno dall’altro.
Nella casa del fratello maggiore, all’interno di un deposito, e stato ritrovato un laboratorio con un impianto di produzione, coltivazione e crescita di cannabis indica o sativa con all’interno ben 18 piante dell’altezza media di cm. 50, poste in vegetazione in vasi di plastica, illuminate tramite lampade a U.V. ed irrigate tramite impianto temporizzato.
Nell’abitazione del fratello minore invece, all’interno di un locale ubicato al piano terra dello stabile, a cui si accedeva tramite un foro quadrato prodotto nella parete di un deposito in abbandono, e stata ritrovata una vera e propria serra per la produzione ovvero la coltivazione e crescita di piante di cannabis indica o sativa: all’interno vi erano nr. 67 germogli di circa cm. 10, posti in vegetazione in vasi di plastica, illuminati tramite lampade UV, con un temporizzatore per l’impianto di irrigazione e termometro per la verifica dell’umidita e caloria dell’ambiente. Inoltre, all’interno di una ulteriore serra costituita da un telo di plastica trasparente con assi di legno, posizionata dietro il garage, vi erano altre nr. 9 piante di CANNABIS INDICA o SATIVA, poste in vegetazione in vasi di plastica, dell’altezza media di mt. 1,20.
A seguito di quanto detto, i due fratelli sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore quali indagati in stato di libertà per i reati p.p. dall’ art. 73 del D.P.R. 309/90 — per essersi resi responsabili di coltivazione di sostanze stupefacenti finalizzate alto spaccio.
Durante la predetta attività inoltre, e stato indagato in stato di libertà anche un uomo che — durante un controllo veicolare — é stato trovato in possesso di attrezzi atti allo scasso, idonei per rubare veicoli, nonché di un congegno elettronico denominato jammer utilizzato per isolare e bypassare gli antifurti satellitari applicati sui veicoli da asportare, il tutto sottoposto a sequestro penale.
L’indagato sebbene sottoposto all’obbligo di dimora in un Comune del napoletano, continua a violare la misura cautelare impostagli recandosi nei comuni della provincia di Salerno per perpetrare furti di veicoli in sosta sulla pubblica via ed in orari notturni, utilizzando veicoli a noleggio con lo stesso modus operandi del congegno elettronico jammer nonché il possesso di attrezzi atti allo scasso specifici per rubare veicoli. A seguito del controllo e della denuncia, l’uomo é stato sottoposto alla più grave misura degli arresti domiciliari.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Antonio Centore