Dl Aiuti ter: Inac-Cia “Accolta nostra istanza per Patronati, però 100€ a sedi “un obolo”
Il Decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, vede modificata la misura di indennizzo alle sedi di patronato, prevista nella bozza, estendendo il beneficio a tutte le sedi riconosciute ma riducendo l’importo da 250 a 100 euro. Il presidente del patronato Inac di Cia-Agricoltori Italiani: “Corretta in corso d’opera un’ingiustizia però il budget complessivo stanziato è
troppo risicato, recuperiamo solo 36 mila euro sugli oltre 280 mila spesi per sanificazioni uffici, disinfettanti e mascherine.
“La misura contenuta nel “Dl Aiuti ter” che riguarda gli Istituti di patronato è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, modificata nel contenuto dalla bozza fatta circolare prima della sua effettiva ratifica. L’indennizzo, inizialmente annunciato, di 250 euro per ogni sede centrale, regionale e provinciale viene esteso anche a tutte le sedi territoriali comunali e periferiche ma per un importo di 100 euro. Quindi il budget complessivo per fare fronte alla misura prevista sale a circa 700 mila contro i circa 400 mila previsti nel testo preliminare. “Questo correttivo -dichiara il presidente di Inac – Cia Mastrocinque recepisce, di fatto, la nostra istanza, se non altro ha un approccio di equità anche se prevedere 100 euro per ogni sede riconosciuta, può somigliare ad una sorta di obolo.
Anche se è stato ritoccato verso l’alto l’impegno complessivo di spesa, aver ridotto l’indennizzo da 250 a 100 euro per sede, è come aver previsto una torta da 8 porzioni e poi tagliato fette per 80 commensali. In attesa di capire come avverrà la procedura delle domande per accedere al bonus, presumibilmente in carico al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali -spiega Alessandro Mastrocinque- i nostri uffici amministrativi hanno calcolato che con questa modifica della disposizione il nostro Patronato recupererà complessivamente circa 36 mila euro, a fronte di una maggiore spesa affrontata per rispondere alle disposizioni per il Covid-19 di circa 280 mila euro, nei due anni passati. 100 euro per sede –Chiosa il presidente di Inac-Cia- si traduce nel rimborso di circa 130 mascherine FFP2 che i nostri operatori hanno dovuto indossare, obbligatoriamente, nei nostri 360 uffici per 48 mesi”.