Castel San Giorgio: ricordo di Gaetano Rescigno, vittima delle Quattro Giornate di Napoli
«Il ricordo della figura di Gaetano Rescigno, un operaio edile di Castel San Giorgio, immolatosi per la libertà e per la patria a soli 35 anni – ha affermato Paola Lanzara – non può e non deve essere disperso. È nostro dovere farne memoria affinché il suo sacrificio resti quale esempio di libertà, di amor di patria, di unità e identità nazionale, valori che rappresentano le pietre miliari della nostra storia e che le istituzioni e la società civile hanno l’obbligo, in un momento storico di grandi sconvolgimenti politici e sociali, di rendere sempre vivi ed attuali».
Oggi alle 17.00, dopo lo scoprimento della targa in via B. Alfano, si terrà un incontro in villa Calvanese su “La Storia e la Memoria”, proprio per restituire a tutti i sangiorgesi e non solo il ricordo di Gaetano Rescigno, un operaio edile fucilato alle 15:15 del 30 Settembre 1943 nel bosco di Capodimonte durante la feroce rappresaglia nazifascista che insanguinò la città partenopea.
Ad aprire i lavori saranno il il Sindaco Paola Lanzara e l’assessore alla cultura Antonia Alfano. Seguiranno gli interventi di Arturo Sessa segretario Cgil, Fabio Greco, Presidente III Municipalità di Napoli, Sara Cucciolito, Presidente Anpi Capodimonte e Ciro Russo Presidente Anpi Napoli.
Parteciperanno all’ incontro anche Ubaldo Baldi, Presidente Anpi Salerno, Ciro Guida assessore alla cultura e alla Memoria III Municipalità di Napoli e Luigia Fasolino, nipote del caduto Gaetano Rescigno.
«Un pezzo di storia che ha visto protagonista un figlio di Castel San Giorgio e che merita di essere onorato e ricordato»- ha concluso la Sindaca Lanzara.