Salerno: il magico presepe di Dora Memoli
Arnaldo Amabile
Da sempre innamorata del suo Presepe e dei relativi significati religiosi con sempre più intima devozione, Dorotea Memoli Apicella, lo ha arricchito di nuovi fantastici elementi scenografici, anno dopo anno, nell’ampia dimora in collina.
C’è ancora chi ricorda pure le prime mostre presepiali sulla terrazza di via dei Canali, donde Dora, con lunghe notti di studi e sacrifici, aveva conquistato la prestigiosa docenza di Latino e Greco nel salernitano Liceo Torquato Tasso.
Per gli appassionati di ricerche presso l’archivio di Stato e biblioteche non era difficile incontrarla, dopo la pensione e prima, immersa su polverosi e consunti protocolli notarili.
Dei suoi romanzi esistono entusiastici apprezzamenti dai lettori e dalla critica letteraria e scientifica.
Dora Memoli Apicella ha pubblicato, tra gli altri, “Io Trotula” (2013 -terza edizione) finalista del Premio Fiuggi Storia 1994), “Culti di origine greca”, “Adelperga da Pavia alla corte di Arechi II”, “Sichelgaita tra longobardi e normanni”, l'”Albero dei Filipponi” di nuovi pregi architettonici, di luci davvero sofisticate , di incantevoli significati