Salerno: Coltura Edizioni, presentazione libro satirico “Il Paladino”

Salerno: Coltura Edizioni, presentazione libro satirico “Il Paladino”

Inizia l’avventura di Coltura Edizioni, la nuova casa editrice targata Salerno, nata da un’idea dell’ente di terzo settore “Coltura” e dai tre soci fondatori: Stefano Ferrara, Marco Giordano e Daniele De Crescenzo.

Il lancio della casa editrice coincide con la pubblicazione del suo primo prodotto editoriale: “Il Paladino di Salerno” – di Daniele De Crescenzo. Si tratta di un albo a fumetti satirico, il cui protagonista è liberamente ispirato a un noto personaggio della scena politica italiana, storico sindaco di Salerno, ormai noto alle cronache nazionali: Vincenzo De Luca.

La scelta de Il Paladino come primo prodotto di lancio è stata tutt’altro che casuale.

«Siamo partiti da un libro a fumetti satirico, un prodotto versatile, poliedrico, insomma per tutti e per tutte le età. Il Paladino rappresenta il senso di quello che sarà ed è già il lavoro di Coltura Edizioni: essere molto più di una casa editrice. Vogliamo dar vita a un nuovo punto di riferimento culturale sul territorio, per ogni forma di arte espressiva in grado di raccontarlo e che racconti di Noi e le nostre variegate innumerevoli Storie», così scrivono i tre responsabili sui canali social del marchio editoriale.

Il Paladino, infatti, è un prodotto che va ben al di là della semplice caricatura di un singolo personaggio, Lui è tutti e nessuno: è il sosia dei personaggi in cerca di eroismo, ma anche di chi è alla disperata ricerca di eroi. È un gioco di specchi, dove rappresentante e rappresentato si somigliano, si imitano, si cercano, si tradiscono e si ingannano, come d’altronde ingannevole è l’immagine invertita nel riflesso di uno specchio. È la continua doppia faccia di una moneta, un doppio gioco, che nella seconda parte del libro descrive anche l’ambiguità dei cittadini, i quali da un lato venerano e apprezzano l’«amministrazione Western» di uno Sceriffo. Ma, d’altra parte, la stessa comunità alimenta i comportamenti sempre più estremi del tipico sindaco pistolero perché, proprio come nel Far West, le persone sembrano aver bisogno a tutti i costi di un «Paladino».

In questo senso, con lo scorrere delle pagine, il libro acquisisce sempre più una dinamica narrativa che sconfina ben oltre Salerno e i territori limitrofi, assumendo i tratti di un racconto che riecheggia in numerosi territori e comunità di tutta l’Italia, diventando satira dei nostri tempi e dei personaggi che li caratterizzano, più che dell’apparente singolo riferimento. Si tratta di scene a cui assistiamo sempre più, specialmente se consideriamo quanto accaduto negli ultimi anni della pandemia.

Il libro è un’opera prima (alla quale seguiranno nuove pubblicazioni nel prossimo anno) in cui il lettore si ritrova a leggere una serie di scene apparentemente senza un filo logico, verso il disvelamento di una «maschera» più che di un singolo personaggio. Trattasi infatti di una Raccolta e non di un racconto univoco: nelle prime vignette la matita del disegnatore sembra quasi l’obiettivo di un fotografo, maggiormente concentrato a fissare dei tratti somatici di un personaggio, cercando di inquadrarlo a livello fumettistico e caricaturale. Ma più ci si addentra nella lettura, più si nota come Daniele De Crescenzo abbia gradualmente posato l’obiettivo fotografico e ripreso in mano la situazione, soprattutto la matita. Il personaggio abbandona completamente il ruolo di semplice «caricatura» e il gioco dello specchio assume nuove forme e nuove regole, in cui il disegnatore ci offre chiavi di lettura incalzanti, pungenti, impregnate di satira. La fotografia scompare completamente e le pagine si macchiano di inchiostro ardente, dal quale emergono le caratteristiche viscerali del Paladino e di tutto ciò che rappresenta, non solo a Salerno, bensì in tante situazioni simili nel nostro paese e per tanti di noi familiari.