Salerno: Rita Alfano Manzo “Angeli in Ortopedia, Sanità doc al “Ruggi”

Salerno: Rita Alfano Manzo “Angeli in Ortopedia, Sanità doc al “Ruggi”

Luciana Mauro

Camminare bene, poter godere di una passeggiata al sole, o svolgere le faccende domestiche senza avvertire dolori lancinanti, è importante per tutti. Per un anziano diventa motivo di sopravvivenza, ma spesso si ha timore di affidarsi a salvifici interventi che purtroppo, come ci rivelano le cronache, fanno sì che il rimedio diventi peggiore del male. A smentire l’incubo “malasanità ” è Rita Alfano Manzo, 75 anni di dolce simpatia, costretta a vivere dopo una rovinosa caduta in casa, nell’impossibilità di deambulare normalmente, come aveva sempre fatto.
Lunghe giornate chiusa in casa, disagi notevoli che la costringevano a farsi aiutare dalle cure pazienti e amorevoli della figlia, la facevano soffrire.
A una “certa età” sappiamo tutti quanto diventi imbarazzante pesare sugli altri, soprattutto se si tratta di figli con una routine di vita già densa di impegni. Per Rita ricorrere ai bisturi è stato indispensabile, così il problema è giunto ad una soluzione.
“Meravigliosa è stata l’accoglienza all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – racconta la paziente – sia nel pre che nel post operatorio. Voglio pubblicamente ringraziare il reparto di ortopedia del Ruggi, dove il medico chirurgo Ernesto Prisco mi ha operata di protesi all’anca. Un intervento perfetto, che mi ha restituito la speranza di vivere serenamente”. Ricoverata il 12 gennaio scorso, Rita Alfano è entrata in sala operatoria il 13, per tre ore che ai familiari sono apparse lunghissime. Ma alla fine rivederla sorridere è stato un grande compenso all’ansia dell’attesa.
“Sono stata assistita con affetto e competenza da un pool di medici e  infermieri altamente specializzati – rivela- che non mi hanno lasciata mai sola, dandomi conforto sia umano e psicologico che professionale. Giovani esperti, che amano il proprio lavoro e lo svolgono con impegno e passione. Li stringo in un forte abbraccio, grata per quanto hanno saputo darmi. I miei complimenti vanno anche alla dirigenza del Ruggi D’Aragona che ha creato una squadra di assistenza veramente all’avanguardia. Grazie a tutti di cuore”. Nonna Rita ora è felice. E lo siamo anche noi nel sentire commenti che ci rincuorano, cancellano le paure talvolta immotivate che ci fanno scegliere, nei momenti di emergenza, faticosi e talvolta deleteri viaggi della speranza. Il nostro ospedale, che accoglie un’utenza sempre più vasta, annovera specialisti di primo piano. Ed è pronto a “guarire ogni ferita”. Ha bisogno però della nostra fiducia che, come testimonia la storia di Rita, merita in pieno. Tra i continui e bui riferimenti alla serpeggiante “malasanità”, si apre dunque un raggio di sole. Che risplende su una struttura sanitaria tra le prime in Italia e sul volto degli “angeli” che ogni giorno vi lavorano. Donando con grande bravura e spirito di sacrificio, salute e Amore.
Luciana Mauro