Roma: nascita rete attivismo civico, Mezzogiorno federato – Cittadino Sudd
Un patto di unità d’azione tra il movimento Mezzogiorno federato e l’associazione Cittadino Sudd per unire le forze nella battaglia a difesa del Mezzogiorno e puntare alla nascita di un Movimento unitario dei riformatori, che metta insieme, in una sola rete di attivismo civico, associazioni e gruppi impegnati sui territori in un nuovo meridionalismo della modernità.
Lo annunciano Claudio Signorile, presidente di Mezzogiorno federato, e Federico Conte, presidente di Cittadino Sudd, che sanciranno il patto sabato 11 febbraio, a Roma.
Appuntamento alle 10.30, presso la sala “da Nazzareno”, in via Magenta (zona Termini), dove si terrà il Consiglio nazionale di Mezzogiorno federato, che darà il via libera all’accordo, dopo l’analoga approvazione arrivata nei giorni scorsi dall’assemblea di Cittadino Sudd.
“Se il Mezzogiorno protagonista era una esigenza – dice l’on. Claudio Signorile -, oggi è diventata una necessità. Se l’Europa politica unita era una richiesta, oggi è un obbligo e una convenienza.
La ricomposizione dell’unità del Paese; la costruzione del nuovo sistema delle autonomie; la competitività e l’efficienza nel governo delle risorse umane e del territorio; la lotta alle diseguaglianze come priorità qualificante; tutto questo deve essere la materia di un movimento di popolo che sia protagonista della rinascita della Nazione nelle sue autonomie e nella sua identità: italiana, europea, mediterranea. Questo movimento deve nascere nella trasversalità delle convenienze politiche, nella diversità degli insediamenti territoriali e degli interessi; nella pluralità delle esperienze culturali e sociali. Deve nascere dando voce al risveglio in atto nella coscienza popolare del Mezzogiorno. Valori ed obiettivi, per i quali mobilitare energie e volontà del Mezzogiorno riformatore, stanno dando corpo a “Mezzogiorno Federato per l’Italia Mediterranea”, che sta crescendo con l’apporto decisivo di Cittadino Sudd, del Civismo politico del nord e del centro Italia, e delle innumerevoli associazioni che hanno aderito e stanno aderendo a questo incubatore del pensiero riformatore e sistemico dell’Italia Mediterranea”.
“Il Mezzogiorno può e deve autodeterminarsi – dice l’on. Federico Conte – e mettersi alla guida di un cambiamento epocale, federando le proprie “ragioni” e promuovendo una nuova fase keynesiana di sviluppo nazionale, che investa sull’Italia Mediterranea. È un problema politico e di governance che va affrontato guardando all’Europa e mettendo in discussione la rappresentanza dei partiti che esprimono i privilegiati e i pochi, non i molti. Non si tratta, naturalmente, di costituire un altro partito, ma di dare voce a un ambito, l’Italia mediterranea, fatto di criticità e di potenzialità. È una doppia sfida, volta a rendere nazionale il locale e locale il nazionale, che richiede forme organizzative e partecipazione diretta e continua, per superare il partitismo senza politica. Il confronto mira a costituire una piattaforma nazionale comune e sperimentare nuove forme di governance, e verterà sulle nuove politiche collegate al ruolo del Mediterraneo che il cambiamento geo-politico internazionale, la questione energetica e l’ampliamento del canale di Suez hanno ricollocato al centro dei processi politici ed economici mondiali”.