Salerno: Villa del Sole, nuova tecnica mininvasiva per patologie ginecologiche benigne
È un nuovo capitolo della chirurgia minimamente invasiva, quello che viene portato avanti dalla Casa di cura Villa del Sole di Salerno, tra le prime in Italia a eseguire la procedura chiamata “Vaginal natural orifice transluminal endoscopic surgery” (vNOTES).
“La vNOTES – spiega il dottor Antonio Fasolino, del Reparto di Ostetricia e Ginecologia di Villa Del Sole, già Direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia, Azienda Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona, Salerno – è una tecnica chirurgica innovativa che utilizza un endoscopio inserito attraverso la vagina per accedere alle strutture genitali e addominali. Ciò significa che non sono necessari tagli esterni, riducendo il dolore postoperatorio e il tempo di recupero rispetto alle procedure chirurgiche tradizionali”.
Cruciale in questa tecnica è l’uso dell’apparecchio “Alexis”, uno strumento progettato per tenere aperta la vagina durante l’intervento, garantendo al chirurgo una visualizzazione ottimale e un accesso sicuro alle strutture interne.
“La vNOTES – continua Fasolino – utilizza basse pressioni di CO2 per la distensione addominale attraverso ALEXIS, con evidenti vantaggi per la paziente (dolore postoperatorio) e per l’anestesista. È indicata per operare su molte patologie benigne, per fare solo qualche esempio le isterectomie, le miomectomie uterine o le asportazioni di cisti ovariche benigne. Rispetto all’approccio tradizionale, cioè la laparoscopia per via transombelicale, questa tecnica offre una soluzione meno invasiva, meno dolorosa e con un velocissimo recupero. Tutto ciò permette alle pazienti di tornare rapidamente alla loro vita di tutti i giorni. La completa assenza di cicatrici visibili, poi. è un altro aspetto che contribuisce alla qualità di vita della paziente”.
Questo passo in avanti per la salute delle donne arriva nella Clinica Villa del Sole grazie ad un complesso lavoro di formazione e addestramento in quella che costituisce una tecnica chirurgica “mista”, per la quale sono necessarie competenze sia nell’accesso vaginale che in quello laparoscopico. “Naturalmente – conclude Fasolino – c’è stato un grande impegno, con un training apposito seguito dalla nostra squadra, composta dal dottor Roberto Iovieno, il dottor Gianmarco Miele, gli anestesisti e il personale di sala adeguatamente preparato”.