Salerno: nuovo prodotto cinematografico di Fernando Inglese “ELIO”

Salerno: nuovo prodotto cinematografico di Fernando Inglese “ELIO”

“ELIO” è il nuovo lavoro del regista Fernando Inglese, liberamente ispirato e moralmente dedicato alle vere imprese sportive di Elio Piccininno, orgoglio del canottaggio salernitano e, più in generale, dello sport italiano. Un giovane ragazzo “speciale” che, nonostante una condizione di disabilità, è riuscito a conquistare (insieme a sua sorella Marta) vittorie e medaglie nel canottaggio Indoor, arrivando addirittura a stabilire un record mondiale nella sua categoria. In questo cortometraggio appassionato, realistico e di forte impatto emotivo, il regista Fernando Inglese scrive un altro importante tassello nella sua filmografia impegnata, orientata verso temi sociali e sempre attenta nel raccontare lucidamente storie di passione, dignità e riscatto civile. Un riscatto che non è limitato soltanto alle singole situazioni di straordinario “eroismo” quotidiano nel proprio campo, ma che va letto (metaforicamente) come appello, sostegno ed incoraggiamento verso un intero territorio (quello salernitano), da sempre sospeso tra peccato e redenzione, e da sempre in attesa di spiccare il balzo definitivo per levarsi al di sopra delle sue ataviche contraddizioni sociali. “ELIO” è una semplice grande storia di rivalsa, di dedizione, di ardore, di superamento dei limiti e di ricerca “eroica” della propria dignità. Una storia ed un film da mostrare ai giovani come modello da cui prendere esempio, per trarne la dovuta ispirazione. Una storia che verte sul tema della seconda occasione e dello spirito sportivo, quello sano e puro, in cui competizione non vuol dire ossessione della vittoria, ma tenace inseguimento di un riscatto esistenziale che fa rima con coraggio e decoro. L’autore si affida alla sua consolidata tecnica cinematografica per consegnarci un racconto fluido ed essenziale, che va dritto senza fronzoli al cuore della questione per arrivare immediatamente a tutti. E non vanno dimenticate la bravura degli attori principali ed il realismo pregnante delle ambientazioni. Il regista attinge abilmente dalla mitologia dei grandi film sportivi americani (con particolare riferimento colto alla saga di Rocky), per rendere universale ed emozionante la sua narrazione. Obiettivo raggiunto! Per una storia che parte da un piccolo microcosmo provinciale per elevarsi a parabola unanime sulla forza dello spirito umano e sulla necessità di non mollare mai per “navigare” e “vogare” tra le dure onde della vita.