Roma: Pontificia Università Urbaniana, manifesto dell’uomo sostenibile, possibile governare complessità, petizione
Servono Competenza, Impegno, Continuità, Ascolto, Creatività, Partecipazione, Responsabilità e Consapevolezza. La ricetta dell’uomo sostenibile in un manifesto lanciato per riflettere è “l’ennesima provocazione che vuole testimoniare la nostra ansia di vivere e contribuire a un mondo migliore, lontano da conformismi e libero di sognare” – dichiara Massimo Lucidi – chiudendo gli articolati lavori della tre giorni Governare la Complessità, dove lo ha visto animatore e moderatore di 14 tavole rotonde in 36 ore.
È una conclusione carica di Speranza, quella che arriva dai lavori indetti alla Pontificia Università Urbaniana dal titolo “Governare la Complessità” e proseguita in una sessione a porte chiuse nell’esclusiva cornice de La Castellina de Miremont a Rignano Flaminio, dagli “Stati Generali della Sostenibilità”: una sfida lanciata dalla Fondazione E-Novation per scuotere la governance del Paese sul delicato equilibrio della sostenibilità ambientale economica e sociale.
La decisione di chiudersi due giorni in una residenza esclusiva con alcuni imprenditori e professionisti per definire un percorso comune di crescita e di impegno civile ha determinato delle conclusioni cariche di contenuti che erano emersi già nell’aula San Giovanni Paolo II, ma che necessitavano di strategie e percorsi comuni.
La Fondazione esce rafforzata nella Fede grazie a Padre Leonardo Sileo e Monsignor Vincenzo Paglia, ma pure nell’impegno a fare grazie agli interventi dei padri nobili dell’ambientalismo italiano Ermete Realacci e Edo Ronchi che assieme a oltre 60 imprenditori hanno offerto Lezioni sulla Sostenibilità dalla trincea del lavoro e dell’impresa. L’immagine di una Italia super potenza al mondo dell’economia circolare fa eco alla proposta di fermare l’invio di armi all’uranio impoverito, di fermare la Guerra che è la madre di tutte le insostenibilità levatasi con forza grazie all’avvocato Ezio Bonanni Presidente Osservatorio Nazionale Amianto che ogni giorno combatte nei tribunali la tragedia dell’uso di materiali nocivi alla salute al fianco delle vittime cadute per l’adempimento del proprio dovere. Come non ricordare i nostri militari in Kosovo che ancora oggi soffrono e muoiono per i danni di tali armi: che lezione abbiamo imparato dalla Storia.
La complessità accomuna e passa tra i grandi e piccoli Comuni d’Italia: se n’è parlato con la Sindaca Silvia Chiassai di Montevarchi e gli Assessori Sabrina Alfonsi di Roma e Francesco Tresso di Torino.
Perché la scelta di chiudere i lavori a Rignano Flaminio lo spiega lo stesso Lucidi: “Rignano Flaminio è diventato un marchio di infamia grazie a un certo tipo di stampa che ha fatto di un’inchiesta giudiziaria chiusa con l’assoluzione piena dei presunti colpevoli, pregiudizio di condanna di un’intera comunità. Un luogo dove c’è uno straordinario patrimonio storico e artistico che scompare per diventare il posto di violenze presunte e colpevoli silenzi. Una vergognosa ingiustizia che, come Fondazione, vogliamo affrontare restituendo identità e dignità in un’operazione di marketing territoriale che siamo pronti ad attivare partendo da luoghi e persone fantastiche come quelle che abbiamo riconosciuto a La Castellina de Miremont Charles Resseguier de Miremont e il Sindaco di Rignano Flaminio Vincenzo Marcorelli hanno firmato il manifesto dell’uomo sostenibile”.
È stato nel complesso un evento corale grazie al lavoro straordinario dei vicepresidenti della Fondazione E-Novation Claudio Mele, Alberto Patruno già segretario generale Assoimpredia e Maura Gentile già presidente del Club per l’Unesco di Roma ha dichiarato Aldo Morgillo vicepresidente della Fondazione E-Novation e cavaliere di Malta OSJ che ha voluto fortemente che l’evento chiudesse con una sessione a porte chiuse per meditare sulle prossime ambiziose tappe della Fondazione.