Salerno: presentato libro di Ciro Nasta “Il mio caro Covid B.S.”,
Carmine De Nardo
Martedì 18 aprile 2023, presso la sala delle conferenze della Provincia di Salerno, è stato presentato il libro di Ciro Nasta: “IL MIO CARO COVID B.S.”, edito da Albatros.
Dopo i saluti del presidente dell’associazione “50epiù”, del presidente dell’associazione “Parco Storico”, del rappresentante dell’Unicef, di Rita Occidente Lupo, direttore del quotidiano dentroSalerno, presentato l’autore del libro. Dopo che sono stati fatti i ringraziamenti, in particolare all’amministrazione provinciale di Salerno e all’Assostampa Valle del Sarno Campania, il preside Michele di Filippo ha relazionato sul nuovo libro di Ciro Nasta. In sintesi riportiamo alcuni suoi spunti:
“Il libro è profondo. Non è un romanzo ma una storia vera. Una storia, quella che ha vissuto l’autore del testo, che trasferisce agli altri non solo le sue difficoltà ma anche il suo ottimismo e la sua fede. Perché leggerlo? Attraverso una forma colloquiale e accattivante, Ciro Nasta ricostruisce la sua storia senza fine, attaccato all’erogatore di ossigeno durante la sua degenza in ospedale a causa del Covid. Anche sulla soglia del limbo del dormiveglia, come lui lo definisce, nonostante le tante prove da superare, non perde la pazienza. É ottimista. Parla al lettore: Nel male si nasconde il bene. Tocca a noi trovare la strada giusta anche nelle difficoltà. Alla fine mi ha reso ancora più vivo”.
Infine l’autore ha preso la parola e con grande emozione, rivivendo quei momenti dolorosissimi che però gli hanno permesso di vedere la vita da un’altra prospettiva. Questi i suoi pensieri durante la malattia: “Voglio lasciare una traccia se non dovessi farcela. Ma se riesco a sopravvivere devo portare il messaggio di una vita più autentica: di emozioni, eternità, di un tempo allargato e unico. Doni che di solito non si considerano. Vivere con più emozioni è la chiave di un segreto che l’autore ci invita a scoprire nel suo libro. L’eternità è il presente.
“In ogni circostanza anche oscura si nasconde un lato di luce (di bene): anche nell’immaginare una lacrima che scende sul viso c’è tanta tristezza, ma intanto scendendo sul viso…ti accarezza”.