Avventure missionarie: abitazioni, capanne
Padre Oliviero Ferro
Quando vai nei villaggi, in Africa, balza subito all’occhio l’abitazione delle persone. Normalmente ci sono le capanne. Di solito sono rotonde. Interessante è il modo di costruirle. Per prima cosa, si libera il terreno da tutte le sterpaglie, pietre e tutto ciò deve essere pulito bene, in modo che non possa favorire l’arrivo di ospiti indesiderati (es.: serpenti). Poi si traccia la base. A volte vengono fatte delle fondamenta, ma più spesso si pianteranno dei pali in cerchio che serviranno poi a sostenere il tetto. Tra un palo e l’altro viene intrecciato il bambù. Naturalmente c’è lo spazio per la porta di entrata e per una o due finestre. Poi, alla sommità, altri rami o pali più leggeri per fare la base per la copertura del tetto e sopra verranno messi dei fasci di erba di palude o erba secca, legata, in modo che non scivoli a terra. Si scende di nuovo in basso e si “cementano” le pareti con l’argilla bagnata (una specie di malta). In montagna, dove ci sono i pastori si utilizza ciò che le mucche lasciano per terra (ottima, dicono loro,non lascia passare niente. L’odore? Basta non farci caso!). All’interno verranno sistemate delle sedie o sgabelli. Al centro il focolare (a volte anche all’esterno). Per dormire, si usano delle stuoie. E per armadi? La/le valige e delle corde tese su cui si appoggiano i vestiti. Chi invece decide di costruire le case, prepara dei blocchetti o con l’argilla (c’è un apposito stampo) o, se ha i soldi, con il cemento e sabbia (quello che si usa spesso in campagna per gli ovili o altre abitazioni dei pastori). Naturalmente la casa dovrà essere più solida. Si fanno della fondazioni con le pietre. L’abitazione avrà alcune stanze, dove si sistemerà la famiglia e anche il guardaroba familiare. Il tetto, piano piano, dalle erbe passerà ad essere coperto con delle lamiere: leggere (teke teke) o più spesse, a secondo del portafoglio. Anche la porta sarà più robusta. In diverse case è arrivata oltre alla radio, anche un apparecchio televisivo. Tutto questo ha anche dei problemi, perché i ladri visitano spesso, sia di notte che di giorno le case. Le forze dell’ordine, spesso e volentieri sono in altre faccende affaccendate. Solo i ricchi possono permettersi delle guardie e delle telecamere, perché le loro abitazioni (ville) sono molto estese (non solo l’abitazione, ma anche parco, auto lussuose, decorazioni interne che provengono dall’estero, pavimenti provenienti dall’Italia, ecc.). Quindi anche nel modo di costruire si vede la differenza sociale: chi ha i soldi, si permette tutto. Chi è povero, fa quello che può.