Mercato San Severino: Istituto Publio Virgilio Marone, a Simonetta Martone intitolato campo sportivo
In questi giorni un significato intrinseco ed una coincidenza astrale ancor più forte per la comunità, in particolare la comunità educante campana.
La istruzione ha memoria e sulla memoria costruisce l’etica, la morale, la cultura delle nuove generazioni.
È la forza della Scuola da sempre. L’obiettivo principe dell’agire di una organizzazione complessa che, nel piano triennale o annuale che sia, analizzando punti di forza e debolezza, programma.
Ciò hanno ben compreso e comprendono attraverso le discipline tutte gli studenti del triennio del liceo economico sociale LES dell’ Istituto Publio Virgilio Marone di Mercato San Severino ( SA) Polo Scolastico che annovera tra gli altri quattro, il LES indirizzo, dell’offerta formativa che si affianca ed integra con il tecnico e professionale.
È negli obiettivi fissati e nelle motivazioni curate che si è trovato l’apice della gioia, giovedì ultimo scorso, di una cornice tanto preziosa per il territorio della Valle dell’Irno e non solo.
Tutti orgogliosi dal primo cittadino Antonio Somma ai docenti ideatori, proponenti, tutor, orientatori degli studenti. Proff. Marano Vincenza con le discipline storiche, letterarie, la Prof. Falcone Laura con matematica e fisica, la prof. Pepe Maria per le Scienze Religiose, che in gruppo con la prof Barbato Angela, Stella Tiziana, Antonella De Rosa ed i colleghi tutti di indirizzo sin dalla sua istituzione, hanno fatto delle Indicazioni di Economia Pubblica della Dirigente Luigia Trivisone una opportunità anche per il terzo settore che da tempo è attento a fiancheggiare per dare, quando trattasi di personale in pensione, rilevanza alle azioni settore scuola.
Ciò stimola e rafforza il dialogo, la creatività, formando sul campo e stimolando con il merito dovuto le professionalità coinvolte nei diversi percorsi.
La gioia è aver fatto della propria professionalità una opportunità di supporto e crescita di giovani e personale per un territorio sempre più da rivalutare fonte di sviluppo e Ben Essere per tutti.
Il LES del “Virgilio” campione Regionale al concorso “L’etica libera la bellezza” II edizione.
Il concorso promosso da LIBERA, dall’USR CAMPANIA e dalla FONDAZIONE POL.I.S. per la sezione “Pubblica felicità – Progetti di economia sociale”. I ragazzi hanno ideato una startup d’impresa sociale “Fiber to fiber- il filo di Simonetta” a partire dall riutilizzo del bene confiscato di Mercato San Severino al clan Galasso intitolato a Simonetta Lamberti, vittima innocente della criminalità organizzata. Alla presenza di Don Tonino Palmese (Pol.i.s.), di Mariano Di Palma (Presidente Libera Regionale) e Benigno Casale (USR Campania), e di numerose scuole, i ragazzi hanno illustrato il progetto dimostrando competenza, padronanza sul tema della costituzione della startup impresa sociale.
Tra le numerose scuole partecipanti in finale sono giunti il LES del PVM ed il LES dell’ istituto “Alfano I” di Salerno. La giuria ha decretato la vittoria del LES del PVM ed alla cerimonia di premiazione erano inoltre presenti: il giornalista Riccardo Christian Falcone, Anna Garofalo (Coordinamento Provinciale Libera Salerno) e Rosario D’Uonno (Direttore Marano film Festival). Davvero emozionante il messaggio della madre di Simonetta Lamberti che verrà ad incontrare i ragazzi vincitori a scuola.
La motivazione per il podio degli allievi lusinga l’intera comunità educante: ” Chiaramente frutto di un percorso lungo e articolato, illustrata con una modalità di presentazione dinamica e partecipata, la proposta ideata dalle studentesse e dagli studenti del Liceo Economico Sociale dell’I. I. S. “Publio Virgilio Marone” con il lavoro “FIBER TO FIBER – Il filo di Simonetta” appare pienamente coerente con lo spirito e gli obiettivi del bando di concorso.
Partendo da un caso concreto di bene confiscato del proprio territorio, le studentesse e gli studenti hanno costruito il loro progetto di startup a vocazione sociale attorno ad un’idea imprenditoriale originale, inquadrandola nel più ampio contesto delle norme che regolano il riutilizzo sociale dei beni confiscati e l’economia sociale, senza dimenticare la
sostenibilità ambientale ed economica e dando centralità al tema della memoria. Il dettagliato business plan che correda il progetto è un ulteriore elemento di qualità della proposta”.
Partendo da un caso concreto di bene confiscato del proprio territorio, le studentesse e gli studenti hanno costruito il loro progetto di startup a vocazione sociale attorno ad un’idea imprenditoriale originale, inquadrandola nel più ampio contesto delle norme che regolano il riutilizzo sociale dei beni confiscati e l’economia sociale, senza dimenticare la
sostenibilità ambientale ed economica e dando centralità al tema della memoria. Il dettagliato business plan che correda il progetto è un ulteriore elemento di qualità della proposta”.