Sant’Antonio di Padova e il “pane dei poveri”
Maria Amendola
Il 13 giugno, la Chiesa cattolica celebra Sant’Antonio di Padova, Dottore della Chiesa. Santo nato da nobili genitori con il nome di Fernando Martim de Bulhoes e Taveira Azvedo il 15 agosto 1195 a Lisbona in Portogallo e morto il 13 giugno 1231 a Padova. Andò a studiare a Coimbra a 17 anni, nel 1220 fu ordinato sacerdote a Santa Cruz, a 25 anni. A Padova egli soggiornò fra il 1229 ed il 1230, in seguito tra il 1230 e il 1231. Conosciuto come il taumaturgo, ovvero iI “Santo dei miracoli”. Durante il rito l’Ostensione del corpo del Santo, si possono venerare le spoglie del Santo esposte a Padova, nella Cappella delle Reliquie della Pontificia Basilica di Sant’Antonio. Per opera di San Bonaventura da Bagnoregio (di cui si ricorda l’invocazione a Sant’Antonio) l’8 aprile 1263 fu aperta per la prima volta la bara del Santo, trovandovi incorrotta la lingua. Guy de Bouloque, legato pontificio, nel 1350 collocò il corpo del Santo nella Cappella dell’Arca, dove rimase indisturbato fino 1981, anno cui si svolse il rito dell’Ostensione poi ripetuto nel 2010 e le sante spoglie erano state poste in una bara di vetro. Non è possibile stabilire un numero preciso di miracoli del Santo, in quanto nelle prime biografie esistono due versioni totalmente opposte: ne la “Vita Prima” viene narrata una vita terrena priva di miracoli, mentre ne la “Rigaldina” e ne la “Benignitas” viene narrata una vita terrena piena di miracoli. L’iconografia classica attribuisce al Santo l’aspetto di un giovane frate con indosso il saio francescano con in braccio Gesù Bambino e con in mano un giglio (opportunamente chiamato “giglio di Sant’Antonio”), altri simboli sono il cuore, la fiamma , il libro (Bibbia) e il pane. Tradizionalmente il 13 giugno, in ogni Chiesa intitolata a Sant’Antonio, dopo la messa viene distribuito il “pane dei poveri. Questa tradizione è legata ad un evento miracoloso che coinvolge il Santo. Tommasino, un bambino di soli 2 anni, che viveva vicino la Chiesa dedicata al Santo, un giorno annegò in una tinozza mentre giocava. La madre invocò il Santo affinché salvasse il bambino e face voto, promettendo in cambio della grazia, di donare ai poveri tanto pane (in altre versioni tanto grano) pari al peso del bambino. Dopo tante ore di preghiera e invocazioni della madre, il bimbo tornò in vita. Con il tempo sono nate molte organizzazioni che si occupano della distribuzione dei i beni primari ai poveri, tra queste vi sono la Caritas Antonia e l’Opera del Pane dei poveri. Nell’immagine più antica e più realistica del Santo egli è raffigurato con la Bibbia in mano, simbolo del suo insegnamento e della sua predicazione, la tela è di un anonimo artista romano e risale al XVIII secolo.