Mattinata: morto don Carlo Sansone, decano degli esorcisti e confessore di Lucio Dalla 

Mattinata: morto don Carlo Sansone, decano degli esorcisti e confessore di Lucio Dalla 

Monica Sales

Era anziano, ma battagliero come un soldato delle unità speciali, del genere di quelli che rimangono svegli quando vanno a dormire. Don Carlo era un sacerdote molto conosciuto sul Gargano e soprattutto a Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo. Il suo ruolo di forte esorcista soggetto di serie A lo portava spesso a scontrarsi con il Demonio, vincendo sempre gli scontri, per KO tecnico. A Monte aveva conosciuto bene Lucio Dalla che frequentava assiduamente una parrocchia da lui guidata ed era divenuto come un padre spirituale per il cantautore che in questa terra ebbe i suoi natali, la sua infanzia e anche successivamente Lucio Dalla sempre presente tra il Santuario di padre Pio e Monte aveva la sua seconda casa spirituale. Don Carlo era il custode dei segreti di Lucio Dalla. Un altro fatto importante nella storia di don Carlo è l’Abbazia di Pulsano, a pochi km da Monte Sant’Angelo; era inizio luglio del 1996, il reporter foggiano Giuseppe Saldutto, inviato speciale del settimanale nazionale STOP, aveva saputo da un suo confidente che a Pulsano si praticavano messe nere e riunioni di satanisti. Per verificare l’informativa ricevuta e per muoversi in sicurezza, limitando i rischi per la sua vita, Saldutto contattò i carabinieri di Monte Sant’Angelo, che si offrirono di partecipare alla sua missione, con la finalità di mantenere il controllo del territorio e dell’ordine pubblico;  a bordo di un grande fuoristrada si raggiunse l’Abbazia di Pulsano, all’epoca abbandonata a se stessa e praticamente difficile da raggiungere tanto, che il carabiniere sul lato passeggero, durante il viaggio impugnava un’ arma pronta per la difesa personale, perché al Santuario non sapevano chi potevano incontrare. Lo scenario che si presentò a Saldutto e ai 2 carabinieri era quello di evidenti prove che in quel luogo avvenivano riunioni con finalità sataniste;  c’era l’evidente prova che candelabri e oggetti religiosi erano stati dati alle fiamme.

Lasciati i carabinieri, Saldutto di recò da don Carlo Sansone, per fornire una relazione completa su quanto accaduto, che aveva fotografato ed accadeva anche a Rignano Garganico e tutto intorno a padre Pio…A seguito di quel sopralluogo, e della pubblicazione sul settimanale STOP, la terra del Gargano prese atto di quello che succedeva a Pulsano e si decise in relazione di recuperare l’Abbazia, che poi negli ultimi anni ha recuperato anni di incuria e abbandono, recentemente si è girato anche il film su padre Pio del regista americano Abel Ferrara. Grazie ai carabinieri, a don Carlo Sansone, allo scoop del settimanale STOP, oggi la provincia di Foggia può vantare un gioiellino di convento arroccato a strapiombo su un costone di montagna che fa da balcone sul golfo di Manfredonia.