Vietri sul Mare: “Sogni Notturni”, Orchestra Filarmonica Campana alla Villa comunale
Il Sogno e la Notte sono evocati in musica con la forma del Notturno, che tende a stimolare nell’ascoltatore l’immaginazione e la riflessione. Ogni campo dell’arte si è da sempre occupato della notte, del cielo stellato, della bellezza ammaliatrice della luna, poiché ancora più antica è l’attrazione che l’uomo ha manifestato di fronte alla notte, l’assenza totale della chiara luce solare; esso è il più ordinario dei fenomeni naturali, ma allo stesso tempo uno dei più temuti a diversi livelli di consapevolezza. Tramite il notturno, dunque, il compositore tenta di esprimere in musica la propria concezione dell’ambiente notturno e le emozioni che di fronte ad esso prova. In tal modo il notturno, pur conservando il carattere meditativo ed immaginativo, presenta un ampio spettro di variabilità, a seconda dell’animo del compositore, ma anche dell’ascoltatore. Il concerto “Sogni Notturni”, in cartellone il 21 Luglio 2023 alle ore 21.00 a Vietri sul mare presso la Villa Comunale, con l’Orchestra Filarmonica Campana e la direzione musicale del maestro Giulio Marazia, prevede un programma con musiche di Debussy, Weill e Mendelssohn e vuole mettere in relazione i diversi modi di concepire musica ispirata al fascino della notte. Un appuntamento da non perdere, nell’ambito della rassegna concertistica Vietri in scena 2023 curata dal Comune e sotto la direzione artistica del maestro Luigi Avallone, in scena dalla terrazza coloratissima sull’azzurro intenso del mar Tirreno quale è la villa comunale, interamente decorata dalle ceramiche vietresi e con una vista mozzafiato su tutto il golfo di Salerno. Il primo brano in programma è Clair de Lune di Claude Debussy, dalle sonorità incantate rese attraverso una timbrica che si esprime negli affascinati accordi. Nella versione orchestrale, realizzata da André Caplet, intimo amico di Debussy che orchestrò anche altre sue composizioni, il brano si arricchisce di nuovi timbri e colori che creano atmosfere ancor più soffuse e sospese rispetto all’originale pianistico. Kurt Weill, prima di dedicarsi totalmente al teatro, aveva curato anche il genere sinfonico, nel quale, però, ci ha lasciato soltanto due lavori. Dopo una giovanile Sinfonia in un unico movimento, Weill ritornò a questo genere soltanto nel 1933, quando, rifugiatosi in Francia, dopo esser stato cacciato via dalla Germania nazista, compose, su commissione la Sinfonia n. 2. A una condotta stilistica coerente e sempre omogenea è improntata la musa di Felix Mendelssohn. La musica del Sogno di una notte di mezza estate è vera felicità e facilità, tale per cui i vari nodi problematici connessi allo spirito romantico si appianano precocemente. In Felix, si direbbe per innata vocazione, il rapporto dialettico fra classicismo e romanticismo raggiunge rapidamente un saldo sincretismo, privo dei retaggi sturmeriani, che si riscontrano in non pochi personaggi della cultura di allora. Accesso Libero.